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di Francesco Iriti
Molti i punti di discussione tracciati durante la Consulta delle Politiche Sociali del Comune di Melito nel corso dell’ultima seduta tenutasi nei giorni scorsi nella sala consiliare. Particolare rilevanza hanno assunto i Piani di Zona che non decollano e quindi inficiano l’espressione di una adeguata programmazione locale d’Area. Si è discusso anche sui servizi in essere presso il comune di Melito vista l’imminenza dell’Accordo di Programma Quadro 2010, attraverso il quale il comune sede distrettuale eroga i servizi sociali ai cittadini. Questo ha permesso una riflessione da parte del terzo settore melitese sul proprio ruolo e su quello della stessa Consulta delle Politiche Sociali, senz’altro da rilanciare.
Il Presidente Francesca Laganà ha snodato i punti attivando la riflessione nei presenti. Si è trattata di una riunione avvenuta anche grazie all’impulso determinato da fronte comune espresso tramite l’idea progettuale per Fondazione Sud, inviata lo scorso febbraio, che ha visto un imponente partecipazione di Associazioni, cooperative ed Enti Locali d’Area rappresentando, al contempo, la “prima” di un evento di tal genere verificatosi nell’ambito del terzo settore locale.
Vasta anche la disamina da parte della Consulta sulla spesa pro capite per assistenza sociale ad anziani e disabili che rappresenta un punto debole della nostra Area. Alla Calabria spetta purtroppo il primato negativo per quanto riguarda la spesa pro capite per assistenza sociale ad anziani e disabili. A fronte di una media italiana di 117 euro l’anno pro capite per gli anziani e di 2.184,3 euro l’anno per le persone con disabilità, la spesa sociale per la popolazione anziana in Calabria è di appena 19,7 euro pro capite e quella a favore delle persone con disabilità di 326,4 euro pro capite.
Queste cifre causano una programmazione disgiunta, il lavoro sociale che non permette adeguata stabilità al personale ed una continua evoluzione dei bisogni socio – assistenziali dei cittadini.
Servono nuove frontiere che richiedono interventi stabili, innovati, adeguatamente programmati e puntualmente verificati in tanti ambiti come in alcune patologie, vedi SLA, l’immigrazione ed il supporto alla famiglie ed agli stessi anziani.
“Quindi si va verso un estensione del coinvolgimento al Terzo Settore d’Area affinché stimoli gli Enti locali e la Regione Calabria a realizzare, anche nei fatti, – il riassunto della riunione – il Piano Sociale approvato nell’agosto del 2009 attraverso la delibera n. 364 del consiglio Regionale”.
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