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di Francesco Iriti
«Situazione critica per il cup dell’ospedale “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo». Il consigliere provinciale Bernardo Russo ritorna sulle criticità del nosocomio melitese, da anni ormai al centro di vari interventi politici. «Speravo, dopo avere messo in luce le molte problematiche che gravano sull’ospedale “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo – ha dichiarato Russo – e che mortificano i lavoratori dello stesso ed i cittadini di tutta l’area grecanica, di non dovere intervenire per segnalare ulteriori criticità».
L’attenzione di Russo si sposta sul cup che « lamenta gravi difficoltà tanto da parte di chi vi opera quanto dei cittadini che dovrebbero usufruire di questo servizio. Sono venuto a conoscenza, infatti, che i servizi informatici del Cup da circa un anno non funzionano con conseguenti gravi ripercussioni sia per chi vi lavoro sia per gli ammalati che dovrebbero usufruire del servizio. Basti pensare che ad un ultraottantenne è stata prescritta una visita pediatrica piuttosto che quella di geriatria».
«Riuscire a prenotarsi, poi, al numero verde del call center è quasi come fare un terno al lotto in quanto sperare nella risposta dell’operatore è impresa ardua. – aggiunge il consigliere provinciale- Gli inconvenienti che si vengono a creare a causa dei problemi che riguardano i sistemi informatici hanno determinato mortificazioni e, talora, anche minacce agli operatori del cup da parte degli esasperati pazienti e dei loro familiari».
Una situazione insostenibile già riportata più volte su CO che ha costretto «gli operatori ad interpellare il responsabile del sistema informatico aziendale, dottor Marsico, sia l’ufficio tecnico che si rimpallano le responsabilità. – ha dichiarato Russo – Nonostante sia stato sollecitato anche il commissario straordinario dell’Asp reggina, niente ancora si è mosso con la conseguente e grave ipotesi della chiusura del servizio cup».
«Sarebbe opportuno spostare la sede del cup presso i locali dell’ex pronto soccorso, -continua Russo – più ampi, confortevoli e funzionali, tali da consentire l’apertura di più sportelli ed usufruire di una sala d’attesa».
«Colgo l’occasione per rammentare anche la questione legata al nuovo apparecchio per la Tac che, a causa di una querelle burocratica, rimane fermo in un sottoscala. – conclude Bernardo Russo – Sono intervenuto in tale contesto appellandomi alla vostra sensibilità sulle questioni che riguardano la salute del cittadino, al fine di salvaguardare un ospedale che è un punto di riferimento per l’intero comprensorio».
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