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Il consigliere provinciale Bernardo Russo poteva risparmiare la polemica e l’attacco personale, limitandosi alla valutazione degli argomenti trattati nell’articolo sulla riqualificazione dell’olio di oliva, evitando quei toni perentori a volte arroganti e supponenti, perché dovrebbe ben ricordare ed analizzare il suo passato e la sua formazione politica, culturale ed amministrativa.
E’ il solito suo atteggiamento di contrasto, di delegittimazione e demonizzazione dell’avversario che viene trasformato in nemico, come fece nel lontano 1988, dopo aver perso le elezioni contro il sottoscritto.
Allora fu imbastita una campagna di delegittimazione e di contrasto che provocò la prematura fine della mia pluridecennale esperienza amministrativa, con le dimissioni nel giugno 1990, dopo una serie di attentati e minacce subiti dal sottoscritto e da alcuni suoi collaboratori.
Non intendevo riesumare le vicende drammatiche e dolorose che caratterizzarono gli anni 90 nel comune di San Lorenzo, ma l’intervento del consigliere Russo, non adeguato ad un esponente politico di livello provinciale, mi hanno costretto a puntualizzare alcuni aspetti della sua controversa e variabile personalità politica.
Afferma Russo che stanno per iniziare i lavori dello svincolo sulla statale 106, in assenza del quale non si poteva attivare l’Impianto di Stoccaggio dell’olio di oliva finito di costruire nel 1990, dimenticando di spiegare come mai la successiva amministrazione da lui guidata (dal 1991 al 1995) ha omesso di realizzare il progetto per lo svincolo, presentato in quel periodo dall’Associazione olivocultori A.I.P.O., titolare dell’impianto.
Ha dimenticato anche di riferire che lo svincolo doveva servire al collegamento viario di tra San Lorenzo Centro-San Pantaleone e Marina; collegamento viario completato dal sottoscritto nel 1989, inspiegabilmente chiuso dopo qualche anno ed ora riesumato in occasione della scadenza elettorale.
Ha omesso anche di spiegare come mai l’amministrazione provinciale non ha inteso reinserire nei suoi programmi di viabilità il progetto della strada a scorrimento veloce Bagaladi-Melito P.S., il cui finanziamento è stato inspiegabilmente spostato dalla precedente amministrazione, guidata dall’ing. Fuda, sulla tangenziale Bovalino-Bagnara, mentre ancora oggi, nonostante le continue esternazioni ed i ricorrenti ripetitivi impegni del nostro consigliere, non vengono ripristinati nemmeno i danni prodotti dagli eventi alluvionali di alcuni anni or sono.
Mi fermo qui e, per rispetto verso il mio paese e nei confronti di tanti validi amministratori susseguitisi in questi ultimi decenni, ritengo opportuno non affondare il dito nella piaga di un progressivo ineluttabile degrado politico, culturale, amministrativo del nostro comprensorio con l’auspicio, invece, che il domani possa condurre alla stagione dei progetti concreti, del dialogo e del confronto costruttivo.
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