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Immediata scarcerazione per Anna Cimarosa, classe 73, e ordinanza di custodia cautelare in carcere per Mario Giuseppe Cimarosa, classe 67. E’ questa la decisione presa dal Gip di Rc Barillà in seguito all’udienza di convalida nei confronti dei due fratelli arrestati il 29 giugno scorso dal personale dei carabinieri di Melito Porto Salvo, guidati dal comandante Onofrio Panebianco. Per i due erano scattate le manette in seguito ad una perquisizione domiciliare in via san Leonardo, disposta dall’Ufficio di Procura di R.C. durante la quale veniva rinvenuta all’interno di un armadio una pistola BERETTA cl 9×21 con il numero di matricola abraso, completa di caricatore e n. 47 cartucce dello stesso calibro. Per loro si erano aperte le porte della casa circondariale di Reggio Calabria.
Il giorno successivo presso la stessa struttura carceraria si teneva l’udienza di convalida di fronte al G.I.P. di R.C. Dr.ssa Barillà ed i due indagati, difesi dall’avvocato Giuseppina Iaria (Mario Giuseppe Cimarosa) e dall’avvocato Pietro Modaffari (Anna Cimarosa), sostituito all’udienza di convalida dall’avvocato Mario Siviglia, venivano interrogati dal magistrato negando ogni responsabilità in merito ai fatti contestati.
All’esito dell’udienza il G.I.P. di Reggio Calabria rigettava la richiesta di custodia cautelare (avanzata dal P.M. nei confronti di entrambi) per Anna Cimarosa, non riconoscendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza in capo alla stessa, ordinandone dunque l’immediata scarcerazione, mentre nei confronti di Mario Giuseppe Cimarosa applicava un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere.
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