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di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)
“Ho presentato tutte le carte direttamente al Prefetto per avere delle risposte in merito”. E’ intento nella sua battaglia personale Totò Minniti, consigliere comunale di Melito Porto Salvo, che nei giorni scorsi si era recato direttamente dal prefetto di Reggio Calabria “per consegnare la documentazione in suo possesso su una vicenda che nasconde molti lati oscuri.
Ho agito in questo modo prima di tutto per difendere gli interesse di tutti i cittadini che hanno riposto la loro fiducia, nella scorsa tornata elettorale, su questa amministrazione e che adesso si vedono penalizzati”.
Minniti ripercorre le varie tappe della vicenda iniziata qualche mese fa quando “avevo richiesto delle delucidazioni direttamente alla giunta Iaria per avere l’elenco della situazione tributaria di amministratori e consiglieri comunali e dei rispettivi familiari”.
La richiesta era stata avanzata durante il consiglio comunale “anche se in seguito avevo ricevuto una nota nella quale mi si diceva che non era possibile dare una risposta a causa del rispetto della privacy e perché, inoltre, il nucleo familiare non centrava nulla con la situazione tributaria dell’amministrazione e quindi andava escluso”. Minniti, come dichiarato dallo stesso, non si dava per vinto. “Riformulavo e riproponevo la mia richiesta durante il consiglio comunale del 3 ottobre – ha aggiunto l’ex presidente del consiglio – in quanto, se l’esito sarebbe negativo, si tratterebbe di incompatibilità della carica portando, a sua volta, molti amministratori a fare un passo indietro”.
La disamina di Minniti va avanti e si scaglia contro il presidente del consiglio Benedetto “che ancora non ha convocato un altro consiglio comunale per discutere di questo aspetto nonostante siano passati 30 giorni dalla presentazione della mia richiesta, come dovrebbe essere secondo la legge”. E’ un fiume in piena il consigliere comunale che non le manda a dire e rilancia aggiungendo “che il 2 novembre mi è recapitata una lettera dal comune nel quale si afferma che le mie richieste sono ostative e che si sottoporrà la vicenda durante l’incontro dei capigruppo di giorno 7 novembre. Tuttavia, – conclude Minniti – gli stessi capigruppo non si sono presentati all’incontro e la seduta è andata deserta”.
Minniti termina il suo intervento dichiarando che “andrò fino in fondo a questa vicenda mosso anche dal fatto che questo comportamento mosso da chi di competenza, che dribbla il discorso, da adito alle mie supposizioni”.
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