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di Francesco Iriti
“E’ una speculazione impensabile che non tiene conto dei rincari che ricadranno sui cittadini di Melito Porto Salvo”. Il consigliere comunale Giuseppe Meduri ritorna sulla questione degli aumenti dell’Imu e della Tarsu nel comune di Melito Porto Salvo riprendendo quando detto durante l’ultimo consiglio comunale.
In tema di Imu, Meduri informa come “la scelta di aggiungere 10 euro ad ogni tabella porterà su alcune fasce di territorio ad un aumento anche del 40%. Un conto è far passare il pagamento da 100 a 110 euro ed un altro da 25 a 35 euro”. Il consigliere di maggioranza vuole sottolineare come “questi aumenti forfettari si rifletteranno sui valori che l’Agenzia delle Entrate applicherà a tutti i beni soprattutto per quanto concerne i nuovi acquisti”.
Nello specifico, Meduri informa che “il comune ha deciso di portare l’Imu allo 0,8%, aumentandolo di tre punti percentuali con il sindaco che ha trovato una scusa a questa azione dichiarando che metà va allo Stato e che quindi non è colpa dell’ente di cui fa parte. Resta comunque il fatto che il comune poteva decidere di rinunciare alla sua parte o almeno diminuire per venire incontro ai cittadini. Una situazione incresciosa visto che con la nuova manovra scompaiono molte detrazioni”.
Meduri parla di “situazione debitoria del comune devastante da allarme sociale” non disdegnando un attacco a Iaria al “quale avevo fatto un invito prima della conclusione dei 10 anni di mandato affinché si discutessero questi aspetti prima delle prossime elezioni amministrative”.
Stessa denuncia per la Tarsu dove “con il nuovo regolamento scomparirà la detrazione prevista del 50% per le famiglie dove sono presenti delle persone invalide che si vedranno, quindi, aumentare la propria spesa del 100%. Senza dimenticare l’innalzamento dai 65 ai 75 anni di età per la detrazione del 33%”.
L’attenzione, poi, si sposta sul piano triennale delle opere pubbliche dove “nuovamente, come negli anni passati, è stata inserita la ristrutturazione del palazzetto dello sport che compare come progetto definitivo con la data di aprile 2012 come tempo di fine lavori. Tuttavia, rispetto al progetto di sei anni fa, dove era esecutivo, adesso serve un nuovo intervento in quanto si è resa necessaria per legge una nuova legge sismica. Alla luce dell’aumento del costo della vita e delle nuove regole, i 335 mila euro previsti non saranno sufficienti e ad oggi ancora non si è mosso niente”.
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