Melito Porto Salvo (Rc), Meduri a muso duro contro l’amministrazione

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melito porto salvo
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di Francesco Iriti

Le dimissioni del consigliere di minoranza Damiana Benarvoli, eletta nella lista della “Margherita” ha rappresentato l’incipit della seduta consiliare che si è tenuta nel pomeriggio di ieri a Melito Porto Salvo.

La notizia è rientrata nelle comunicazioni espletate dal presidente del consiglio Franco Benedetto che, in apertura, ha comunicato che la Benavoli ha preso la decisione per «motivi strettamente personali, in particolar modo lavorativi». Nella prossima riunione consiliare si procederà alla surroga della carica.

Benedetto ha aggiunto che «è stato visionato lo statuto del consiglio e che sono state avviate le procedure per la decadenza dalla carica consiliare dopo l’assenza per tre volte consecutive senza giustificazione». «Inoltre, nella parrocchia di San Giuseppe mercoledì verrà presentato – ha aggiunto il presidente del consiglio – il nuovo parroco, Domenico De Biasi, alla presenza dell’arcivescovo».

Interviene il “dissidente” Meduri che si scaglia contro la maggioranza affermando che «non sono state rispettate le regole per la convocazione dei capigruppo.

Basterebbe questo per invalidare consiglio.

Non é arrivato, altresì, lo stato di alcune pratiche fatte due mesi fa. – ha aggiunto Meduri – Esistono gli estremi della denuncia.

Ho chiesto che venga inserito come ordine del giorno per il rispetto delle regole, altrimenti si adiranno altre vie». Inoltre Meduri ha avanzato un interrogazione per «conoscere i carichi pendenti del capo dell’ufficio tecnico».

Iaria ha parlato di accuse generiche aggiungendo che «sono contro l’approvazione se Meduri non motiva i fatti e le circostanze per le violazioni delle norme».

Il consigliere Minniti ha relazionato sul secondo punto riguardante l’interrogazione avanzata dallo stesso consigliere e da Meduri e Marcianò riguardante l’”acquisto di eventi” elencando le varie manifestazioni che si sono tenute quest’estate sul territorio melitese. L’assessore al ramo Pulitanò ha elencato le delibere che hanno portato all’assegnazione di tali finanziamenti. Pronta la replica di Minniti che ha affermato «di non aver capito un granché».

Il terzo punto ha visto la relazione del primo cittadino Iaria «su una variazione al bilancio di previsione 2010 che ha portato uno storno di 20 mila euro trasferiti nel settore dell’erogazione di acqua per un’emergenza estiva».

Meduri ha chiesto delucidazioni in merito ottenendo la risposta del primo cittadino il quale ha aggiunto «che tutto è presente negli atti che sono a conoscenza degli amministratori».

Pronta la replica del consigliere che ha sottolineato che «non è normale questo storno di denaro visto che in questa stagione non c’e avuta nessuna emergenza idrica.

Quindi dove è stata vista questa necessità visto che fino al 10 agosto la falda acquifera era piena?». Meduri si è astenuto nella votazione mentre si sono registrati tre astenuti.

Parere favorevole, tranne il voto contrario di Meduri, in occasione del quarto punto riguardante «l’acquisto a titolo gratuito di un terreno di 29 mila metri quadrati – ha relazionato l’assessore Pansera – concesso dal signor Aldo Mancini a titolo gratuito che verrà adibito a marciapiede».

Meduri chiede il costo dell’operazione non trovando risposta.

Votazione all’unanimità con Meduri contrario.

Il quinto punto, portato avanti dal vice sindaco Misitano, ha previsto l’integrazione al programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012 che prevede “il rifacimento di strade, marciapiedi, punti luci ed alterazione per complessivi 612 mila euro.

La progettazione è stata affidata all’ingegnere Maisano e verterà sul finanziamento alla cassa depositi e prestiti».

Meduri ha controbattuto che «i  lavori in via Marina sono stati fatti neanche un anno fa».

Per Misitano «si pongono delle necessità e la maggioranza ha il compito di portare delle idee che possono, o meno, trovare d’accordo la minoranza».

Latella ha chiesto il «perché prima di queste scelte non si fanno delle riunioni di maggioranza. Come mai si è deciso fare un mutuo di 600 mila euro se già è previsto un altro mutuo di 125 mila euro per la pubblica illuminazione.»

La riunione, dove erano assenti Marcianò e Zappia, è continuata con l’approvazione degli ultimi quattro punti riguardanti dei debiti fuori bilancio.

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