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di Francesco Iriti
L’ultimo consiglio comunale tenutosi a Melito Porto Salvo ha previsto vari momenti di riflessione che ha visto “scendere in campo” i vari esponenti dell’amministrazione comunale pronti a darsi battaglia soprattutto in merito a vari questioni legale al bilancio. Luigi Marcianò è “sceso in campo” additando vari motivi che, a suo avviso, non sono stati rispettati in merito ai bilanci di previsione oltre a vari aspetti all’interno della vita politica melitese. In particolare il consigliere capogruppo Margherita, nonché coordinatore regionale API (Alleanza per l’Italia) ha evidenziato che “la previsione di spesa 2010 è aumentata rispetto al 2009. I maggiori capitoli di spese riguardano il servizio idrico e quello relativo ai RSU. Non sono stati previsti investimenti nel settore commercio, industria, artigianato e agricoltura”. I problemi di bilancio per Marcianò riguarderebbero anche “l’aliquota Ici che è rimasta inalterata nonostante la presenza della società che gestisce gli incassi dei tributi che avrebbe dovuto incrementare le entrate e quindi permettere una redistribuzione delle risorse in un’ottica di equità fiscale. L’addizionale Irpef, rimasta invariata, non è stata rivista al ribasso. I servizi e le condizioni di migliore qualità della vita sono addirittura peggiorati. Manca un controllo di gestione e un sistema di qualità tale da garantire migliore efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa atta a rendere evidente il tempo impiegato per raggiungere gli obiettivi.
Marcianò sottolinea anche che “la funzione dei servizi sociali, rispetto all’anno precedente, anche se sono stati previsti diversi servizi per giovani, anziani e disabili, ha subito una riduzione delle risorse finanziare complessive che ricadrà sui servizi alle persone e sulla qualità di vita dei soggetti più svantaggiati con l’aggravante che l’APQ non è stato presentato così come promesso”. Nella disamina del consigliere della minoranza non mancano rimandi circa “le assunzioni di personale nei vari settori vitali per il comune che non sono state ancora effettuate con una drastica riduzione delle unità lavorative mentre il personale dipendente è demotivato e privato della formazione necessaria a stare in linea con i tempi e la tecnologia moderna. Inoltre, i funzionari a capo di strutture rigide devono fare i conti con il malcontento del personale che non è incentivato a lavorare per obiettivi e con professionalità”.
Luigi Marcianò passa poi a discutere di alcuni problemi salienti che riguarderebbero la questione del comune melitese quali “la delocalizzazione dei Rom che ancora non è completa così come non è stata effettuata l’assegnazione degli alloggi ATERP per le quali chiedo al presidente del consiglio che sia istituita una commissione d’inchiesta. I parcheggi previsti in prossimità della stazione non sono mai stati realizzati così come le barriere architettoniche esistenti mai abbattute, anzi sempre più evidenti e i marciapiedi sempre più rovinati così come tutta la segnaletica stradale orizzontale e verticale. Le opere pubbliche iniziate e non completate entro i termini previsti nel progetto”.
“L’indebitamento dell’Ente è arrivato con una evoluzione – conclude Marcianò – per ammortamento prestiti a oltre 15 milioni di euro per la quale chiedo che intervenga subito la commissione d’inchiesta”.
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