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(Pubblicato su Calabria Ora) di Francesco Iriti
20 leonesse con il pancione e con la mimosa in mano a difendere i bambini che portano in grembo. Continua il sit-in di protesta delle gestanti che da sabato mattina occupano pacificamente il reparto di ostetricia-ginecologia dell’ospedale “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo.
Ieri mattina si è tenuta una manifestazione di solidarietà indetta dall’assessore comunale Concetta Sinicropi che ha visto la partecipazione di una parte della popolazione del luogo che si è stretta intorno alla protesta di queste madri in “dolce attesa” che rimangono in attesa di risposte da parte degli organi competenti ed in particolare del Prefetto di Reggio Calabria e del commissario straordinario dell’Asp 5 di Reggio Calabria, Rosanna Squillacioti che sono stati invitati a recarsi al reparto per sentire le ragioni di queste donne.
E ieri una lettera è stata inviata anche al presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. La giornata dell’8 marzo é coincisa con una manifestazione in onore dei diritti delle donne che sono stati usurpati a Melito Porto Salvo dove dal 1 marzo è stato chiuso il punto nascita per decreto regionale. Una scelta preannunciata da Scopelliti da tempo che, però, ancora oggi non ha visto la creazione di un punto delle emergenze per venire incontro ad un bacino di utenza vasto quale quello dell’area grecanica. E nei primi giorni di marzo ci si trova di fronte a due bambini nati al “Tiberio Evoli”, e otto parti trasferiti tra Locri e il Riuniti di Reggio Calabria.
Colpisce il fatto che nella notte tra domenica e lunedì due donne sono state trasferite di urgenza nel nosocomio reggino grazie al trasporto di un ambulanza che ha avuto il tempo di essere utilizzata per entrambi. Altrimenti si sarebbe rischiato un epilogo tristemente diverso.
Molti gli interventi che si sono succeduti durante la giornata che ha visto in prima fila le mamme coraggio che hanno preso la parola ribadendo i loro diritti. “Non ci muoveremo da qui finché non sapremo quale sarà il futuro nostro e dei nostri figli. Vogliamo partorire a Melito Porto Salvo e non sulla statale 106 dove si rischia la morte ogni giorno”.
“Questa manifestazione è a favore di tutta la vicinanza. Non solo per noi. – ha dichiarato la futura mamma Floriana Iiriti – Oggi siamo noi le mamme oggi, ma voi lo sarete domani. Sosteneteci ancora perché da qui non ci muoveremo.”. Gli ha fatto eco, tra le altre, anche Carmen Iofrida che ha sottolineato come “il diritto di essere curati sta diventando soltanto di pochi”.
Durante i tanti appelli è stato ribadito che “si invitano tutte le persone a non votare alle prossime elezioni provinciali”. Chiaro il riferimento alla quasi totale assenza del mondo politico fatta eccezione per il consigliere Bernardo Russo che in questi giorni non ha fatto mai mancare la propria vicinanza alle mamme, e di Nino Romeo, medico presso lo stesso ospedale che ha invitato nuovamente tutti i politici a rassegnare le dimissioni dalle proprie cariche.
Da segnalare la vicinanza da parte dei sindaci dei vari comuni dell’area grecanica fatta eccezione per i commissari dei comuni di Roccaforte e Condofuri.
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