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«Giù le mani dal punto nascita». Un corteo di circa 150 persone si è radunato ieri pomeriggio di fronte l’ingresso dell’ospedale “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo per alzare il proprio grido di dissenso nei confronti della paventata chiusura del reparto di ostetricia su input della Regione Calabria. Un pericolo che contribuirebbe alla “morte” di un
presidio ospedaliero che conta più di 100 anni di vita e che fa del punto nascita uno dei pochi punti di forza.
Si è trattata di una manifestazione pacifica volta a difendere il diritto sanitario in un territorio, quale
quello grecanico, che da sempre ha visto nel “Tiberio Evoli” un punto di riferimento. Alcuni striscioni capeggiavano intorno al luogo dell’incontro dal quale le persone, tra cui molte donne in stato di gravidanza, si sono mosse per raggiungere il palazzo comunale dove nel frattempo aveva avuto inizio la seduta consiliare.
“Vogliamo nascere a Melito”, “Con il punto nascita è nato il Tiberio Evoli”, “Allora si che moriremo per strada” sono solo alcuni delle lenzuola bianche sulle quale erano state scritte a pennarello queste frase.
Il corteo, intanto, giunto all’esterno invocava a gran voce un incontro con il sindaco Giuseppe Iaria il quale, fatto sospendere momentaneamente il civico consesso, chiariva al pubblico la posizione dell’amministrazione comunale in merito alla vicenda. Guardare il video dove é spiegato tutto:
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