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di Francesco Iriti
Il “Tiberio Evoli” di nuovo al centro della discussione dell’area grecanica. A distanza di alcuni mesi si ritorna a parlare del nosocomio melitese che, in seguito all’atto aziendale con il quale il direttore generale dell’Asp, Rosanna Squillacioti ha ridisegnato la sanità ospedaliera in provincia, verrebbe ulteriormente ridimensionato in senso negativo.
Si è sempre parlato di rilancio della struttura anche se, dopo la questione della chiusura del punto nascita, si devono fare nuovamente i conti con i ripetuti tagli e ridimensionamenti, figli diretti della condizione disastrosa dei conti della sanità calabrese. Le ultime vicende in tal senso, anticipate dalla conferenza stampa convocata dal sindaco di Melito Giuseppe Iaria, porteranno questa sera ad una riunione urgente da parte dei sindaci dell’area grecanica mossi dalla preoccupazione per un documento che, qualora dovesse essere accolto dalla Regione, rappresenterebbe la fine del “T. Evoli”.
Alle ore 18.30 nei locali del comune di Melito Porto Salvo i vari primi cittadini, non condividendo per nulla le determinazioni della dott. Squillacioti, verosimilmente riporteranno in auge la proposta presentata l’anno scorso a Catanzaro, centrata sulla dipartimentalizzazione con accorpamento funzionale all’azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli che in un primo momento, secondo quanto era stato riferito dagli amministratori locali, era stata accolta con interesse dai massimi responsabili della sanità. La stessa proposta sembra ad oggi essere stata dimenticata.
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