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«Chiediamo un momento di riflessione e transizione per prevedere dei percorsi da attuare per le partorienti del territorio. Serve capire e informare le persone sulle cosa da fare visto che l’ospedale è da cento anno un punto di riferimento».
Il sindaco di Melito Porto Salvo Giuseppe Iaria in conferenza stampa ha informato la stampa in merito alle decisioni effettuate dal presidente della giunta regionale, nonché commissario straordinario per la sanità, Giuseppe Scopelliti che ha deciso che verranno chiusi in Calabria i punti nascita sotto il limite dei 500 nati all’anno. Tra i tre ospedali “colpiti” figura anche Melito Porto Salvo che dopo 100 anni di storia vedrebbe chiuso il reparto di ostetricia, uno delle eccellenze del nosocomio.
Nel nuovo piano di rientro, «che comporterà indubiamente dei sacrifici per tutta la popolazione calabrese, – ha affermato Iaria – per ripianare una situazione difficile nell’ambito sanitario», «rimarrà aperto il reparto il ginecologia – ha aggiunto il vice sindaco Franco Misitano – mentre tutto il personale resterà in dotazione all’ospedale».
«Il problema sostanziale é che sicuramente questa sarà una misura che se attuato, e quando avverrà, farà collassare tutta l’attività dell’ospedale di Melito che già si trova in una situazione non ottimale. – ha continuato Iaria – Il colpo può essere mortale. Senza dimenticare il contraccolpo per le donne incinte soprattutto quelle dell’entroterra. Chissà in quale situazione si troveranno. Dovranno provvedere altrove come l’ospedale di Reggio Calabria e le strutture private».
Sulla vicenda il consiglio comunale di Melito Porto Salvo, ed i comuni dell’area grecanica, si sono subito mobilitati. «Appena appresa la notizia, abbiamo firmato una delibera in giunta comunale, decidendo alcuni aspetti per avanzare una richiesta sensata che nello specifico riguarda la sospensione dell’adozione di qualsiasi provvedimento nel “Tiberio Evoli” e la richiesta del parere favorevole da parte della conferenza sei sindaci». In tale contesto lunedì 22 alle ore 16 nei locali comunali di Melito è stata indetta l’assemblea dei vari primi cittadini dell’area grecanica, insieme agli operatori sanitari, ai comitati e a tutti coloro che sono interessati alle sorti dell’ospedale «non per opporsi e contrastare, ma per fermarsi un momento a ragionare».
Il sindaco di Roghudi, Agostino Zavettieri ha posto l’accento sulla classificazione del “Tiberio Evoli” «considerato un ospedale generico quando rappresenta un punto di riferimento per l’intera area grecanica e un bene necessario per il territorio».
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