Questo post é stato letto 23320 volte!
Da fine gennaio a fine febbraio. È slittata di un mese la chiusura del punto nascita al “Tiberio Evoli”. A comunicarlo ai medici di Ostetricia e ginecologia è stato il commissario straordinario dell’Asp numero 5. In visita al nosocomio di Corso Garibaldi, la dottoressa Rosanna Squillacioti ha incontrato il personale del reparto, spiegando quali sono gli orizzonti dentro i quali ci si dovrà muovere nelle prossime settimane. Il primo passo, come detto, riguarda la soppressione del punto nascite che è stata procrastinata di trenta giorni. Il secondo, invece, dovrà portare alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il presidio di Melito Porto Salvo e quello di Reggio Calabria. Lo stesso consentirà di attuare una integrazione funzionale, sulla scorta della quale dovranno essere seguite le future mamme.
Il taglio del punto nascita reciderà anche una parte del personale in servizio nel reparto del Tiberio Evoli. Un medico e due ostetriche saranno trasferiti nel capoluogo, attraverso l’attivazione del meccanismo della mobilità volontaria. Prima del rientro nella sede dell’azienda sanitaria provinciale, il commissario straordinario ha anche fatto una capatina dalle parti di anatomia patologica, altro servizio in odore di cancellazione. In questi ultimi giorni, il fronte sanità ospedaliera ha registrato anche altri movimenti, come l’ennesimo incontro tra il sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Iaria, e una delegazione del Comitato pro ospedale, composta dal presidente, Enzo Gangemi e dall’avvocato Totò Pizzi. «Con i membri del comitato – ha riferito Iaria – abbiamo solamente fatto cenno alle problematiche di maggiore spessore che interessano l’ospedale. Tenuto conto dell’incontro in corso tra il commissario dell’Asp e i medici del presidio, abbiamo ritenuto opportuno spostare la nostra discussione di qualche giorno. Con il quadro aggiornato rispetto alle ultime novità in nostro possesso, ci ritroveremo all’inizio della prossima settimana per riprendere dal punto in cui ci eravamo lasciati».
Dal confronto con Iaria e dal successivo “vertice” interno, molto probabilmente, il Comitato pro ospedale trarrà le determinazioni necessarie per orientare l’azione di sostegno al rilancio del “Tiberio Evoli”. «Stiamo vivendo – spiega Enzo Gangemi – giorni abbastanza caotici. La sanità ha bisogno di chiarezza, di cambiamenti, di notizie rassicuranti. Registriamo invece uno stillicidio di notizie che vanno controcorrente rispetto alle aspettative del territorio. Come comitato stiamo seguendo col massimo dell’attenzione tutti i movimenti che ruotano attorno all’ospedale e continueremo a farlo anche nei giorni a venire. A tempo debito valuteremo il da farsi».
L’incontro col sindaco di Melito Porto Salvo che, tra l’altro, aveva ripetutamente caldeggiato la messa a punto di iniziative a favore del nosocomio, e la successiva riunione di direttivo, spingeranno il Comitato stesso a decidere sul da farsi. «Con il sindaco della città che ospita l’ospedale – aggiunge Gangemi – verificheremo alcune cose importantissime, dopo di che valuteremo come direttivo quali sono le azioni eventualmente da promuovere. Aspettiamo poi di avere la disponibilità piena e operativa, da parte di tutti i sindaci dell’area, che tra l’altro ci era stata promessa a parole, perché è importante ricordare a tutti quanti che l’ospedale è un bene comprensoriale e non un’esclusiva della cittadina di Melito. È chiaro che più siamo a muoverci e maggiore peso specifico avranno le proposte che partiranno da noi».
Questo post é stato letto 23320 volte!