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“Ancora oggi non vi è nessuna convenzione per l’attività di antincendio boschivo con la Regione Calabria. Quindi ad intervenire sugli incendi si fa spontaneamente e volontariamente in quanto il Cop (Centro Operativo Provinciale) di Reggio Calabria non ci autorizza ad intervenire. A volte si arriva sui luoghi interessati e le attività di spegnimento sono pressappoco minime in quanto ti trovi in situazioni già avanzate dove poi necessita un intervento aereo. Cosa assurda, ma l’attività primaria dell’associazione è l’avvistamento”. Si alza la protesta da parte della Protezione civile volontari Melito in merito alla situazione generale nella quale versa questo settore che si trova di fronte a problemi importanti.
“Questo tipo di attività, se non tempestiva all’intervento, è nulla. Non è prevenzione. Il nostro rammarico è che da anni – continua il responsabile Massimo Mandica – che si collabora con addetti ai lavori (Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, etc.) e non si capisce perché quest’anno tutto tace.“
Mandica mette in risalto una situazione spiacevole che provoca non pochi disagi sia agli operatori che alla popolazione che in questo periodo estivo deve fare i conti a volte con gli incendi.
“Le nostre sale operative sono molto conosciute dalla popolazione. Infatti, basta chiamare il numero 0965/783778 per mettersi in contatto con noi. La gente chiama perché ha bisogno di soccorso, – continua la disamina – ma fuori comune non possiamo intervenire, se non c’è la chiamata del sindaco di competenza, massima autorità locale. Ci dispiace rispondere spesso che non siamo autorizzati ad intervenire.”
Il problema sta alla base in quanto “preciso che solo nel primo periodo della campagna antincendio boschivo la Regione ci ha autorizzato – aggiunge Mandica – anche senza convenzione. Quindi a chi si aspetta di siglare la convenzione prevista delle ultime linee guida approvate dal governatore della Calabria ove è prevista l’attivazione delle associazioni di volontariato?”
Una situazione non buona che incide sull’incolumità del territorio e degli abitanti dei vari comuni dell’area grecanica e non solo. Urge un intervento tempestivo anche perché “l’opera dei volontari rimane indiscutibile anche per altri tipi di disastri (vedi sisma in Abruzzo), dove l’attività di tutte le associazioni della Provincia di Reggio Calabria hanno dato il loro contributo. Anche li è emergenza”.
“Speriamo che dopo queste dichiarazioni dei vari presidenti, dove si è evidenziato che tutti hanno gli stessi problemi, anche se in ritardo, la Regione faccia un cenno. – conclude Mandica – La prevenzione sta alla base per la riduzione del danno. Intervenendo subito si può salvare il territorio”.
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