Melito Porto Salvo (Rc), Iaria contro l’accorpamento della scuola

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sindaco Giuseppe Iaria

Riceviamo e pubblichiamo:

La presente relazione ha come obiettivo principale quello di far riflettere le SS.LL. sulla ipotesi di Piano che 1′Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria intenderà portare avanti secondo l’iter previsto dalla normativa vigente.

Il contenuto della stessa nasce dalla consapevolezza che occorre approdare ad una soluzione unitaria e sostenibile che possa consentire alla nostra Provincia e, nel caso specifico al territorio comunale di Melito di Porto Salvo, nonché a quello sovra comunale di avere delle Istituzioni Scolastiche funzionali ed efficienti in grado di trasmettere ai giovani i saperi fondamentali di cui hanno bisogno, accompagnandoli in maniera continua e sinergica nella loro crescita e nel loro sviluppo umano, sociale e culturale, nell’ambito del territorio di appartenenza.
La chiave corretta per leggere tale documento non è sicuramente riferita solo ed unicamente a categorie di ordine numerico o politico, tantomeno mira al mantenimento, sic et simpliciter, di posti di dirigenza scolastica, ma ha come obiettivo fondamentale e prioritario quello di rispondere, ope legis, a criteri pedagogici, sociali e culturali, per creare un « continuum scolastico » di attinenza cui si riferiranno, da qui a breve, le «Nuove Indicazioni per il curricolo verticale ed unitario delle scuole dell’ Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione >>, che una apposita commissione del MIUR sta approntando, sulle orme di quelle che sono gli indirizzi dei Sistemi Scolastici Europei.
E’ necessario ridisegnare definitivamente la mappa scolastica sul territorio, liberandoci da forme di individualismo o tomacontismo, cercando di adottare scelte significative e durature nel tempo.
Purtroppo, nella bozza di Piano presentata dall’ Ammininistrazione Provinciale nell’apposita conferenza di servizio del 7 novembre 2011, le scuole del Comune di Melito di Porto Salvo vengono inspiegabilmente divise senza che ciò corrisponda a reali progetti di finanziamento educativo.
Diverse proposte, dunque, diversi progetti didattici ed educativi per la stessa cittadinanza e la creazione, imposta, di due Istituti Comprensivi al di sotto della norma primaria, stabilita in almeno 1.000 alunni.
Un piano di dimensionarnento della rete scolastica che non accontenta nessuno, che non trova la piena applicazione di Legge, cura più interessi personali che esigenze della collettività, ma soprattutto impedisce agli alunni di fruire di un progctto pedagogico e unitario che li accompagni dalla Scuola dell’Infanzia fino alla Scuola Secondaria di Primo Grado.

La nostra cittadina, invece, ha i numeri per realizzare una unica, organica, efficiente unità scolastica con 1244 allievi, tutti cittadini di questo Comune, ed è questo, sicuramente, che la cittadinanza di Melito di Porto Salvo si aspetta.
In tal senso si sono espressi i genitori della più numerosa scuola del Comune, la Direzione Didattica << P. Megali >>, nonché la Giunta Municipale di Melito di Porto Salvo con delibera n°184 dello 08.09.2011 proponendo una delibera pienamente rispondente ai dettami normativi ed organicamente dimensionata quale struttura operosa, capace di armonizzare percorsi formativi che seguano i nostri alunni dall’età di 3 anni fino al termine della Scuola Secondaria di I° grado.
Di contro viene proposta da codesta Amministrazione Provinciale una ipotesi di piano che vedrebbe le scuole dell’obbligo melitesi divise in due ed accorpate, impropriamente alle scuole del Comune di Bagaladi e a quelle di San Lorenzo e Roccaforte del Greco, in modo raccogliticcio, non considerando che tra i diversi Comuni intercorrono parecchi chilometri di distanza che non faciliterebbero sicuramente una distesa e proficua comunicazione, direzione e coordinamento, né da parte degli alunni, né da parte dei docenti e tantomeno da parte del Dirigente Scolastico.

LA NORMATIVA RECENTE, CIOE’ LA LEGGE N° 111 del 15 Luglio 2011 E LA LEGGE DI STABILITA’ APPENA APPROVATA.

Nel dettaglio, la Legge n°111/2011, art. 19, prevede che con decorrenza 01/09/2012 non avranno più autonomia amministrativa le Direzioni Didattiche e le Scuole Secondarie di Primo Grado.

Per detta motivazione è necessario accorpare le Scuole dell’ Infanzia Statali, le Scuole Primarie e Secondaria di Primo Grado del Comune di Melito P.S. in un unico Istituto Comprensivo. In detto caso, applicando la legge, la scuola dell’obbligo di Melito di Porto Salvo avrebbe una validità organica con un beneficio didattico ed organizzativo degli allievi dello stesso Comune. “Al fine di garantire un processo di continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo d’istruzione a decorrere dall’a.s. 2011/12,ora rinviato al 2012/13, la scuola dell’infanzia statale, la scuola primaria e la scuola secondaria di I° grado sono aggregati in Istituti Comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da Direzioni Didattiche e Scuole Secondarie di I°grado.
Gli Istituti Comprensivi cosi formati per acquisire l’autonomia devono esser costituiti con NON MENO DI 1000 ALUNNI “.
La popolazione scolastica del Comune di Melito Porto Salvo, pur essendo oggi superiore ai 1000 alunni, nonché quella dei Comuni viciniori, da un monitoraggio effettuato registra un trend in calo che fa realmente ipotizzare per i prossimi anni una diminuzione continua di allievi, quindi con grave rischio di diventare a distanza di qualche anno nuovamente sottodimensionati.

OPPORTUNE RIFLESSIONI
CONTINUITA EDUCAT IVA E TERRITORIALE

Così come sancito dalla Legge n° 111/2011, occorre creare un sistema di rapporti interattivi tra le scuole del Primo Ciclo di Istruzione e altri Enti o Istituzioni ad esse contigue, rendendo 1′ Istituzione Scolastica come contesto educativo e di apprendimento saldamente raccordato con tutte le esperienze pregresse e future dell’alunno che realizza, in primis, nell’ambito del territorio di appartenenza.
Si rende necessario, inoltre, armonizzare gli stili ed i criteri operativi e dare corpo ad ogni possibile azione per creare raccordi in senso orizzontale e verticale che consentono alla scuola di fruire, secondo un proprio progetto pedagogico delle risorse umane, culturali, strumentali e didattiche, presenti nella famiglia, a scuola, nel territorio e di quelle messe a disposizione dagli Enti Locali , dal mondo dell’associazionismo, del volontariato e della comunità educante.
ACCORPAMENTO SCUOLE
Accorpare un Ufficio di Segreteria ad un altro, mettere insieme Consigli di Circolo o di Istituto, far dialogare due o più Collegi dei docenti che hanno alle spalle storie diverse, realizzazione di progetti educativi, di attività, riunioni, di articolazioni di gruppo e commissioni, sembrano, politicamente, delle operazioni semplici, provvedimenti soltanto amministrativi, ma così non è, soprattutto quando la cosa riguarda contesti territoriali diversi, molto distanti tra loro.
RUOLO E FUNZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Con Istituti Comprensivi diffusi su un territorio vasto e disomogeneo, viene meno la figura ed il ruolo del Dirigente Scolastico attivo e propositivo, in grado di essere funzionalmente presente in tutti i plessi scolastici, di seguire la vita delle classi, di occuparsi degli alunni in difficoltà, di contribuire a superare situazioni di crisi nel rapporto educativo, impostando relazioni positive con genitori e docenti, di guidare e stimolare la progettazione e la verifica-valutazione educativa e didattica nei gruppi di lavoro, nei vari Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe.
Sulla base di ciò risulta essere opinione largamente condivisa che è necessario evitare la costituzione di Istituti Comprensivi artificiosi, la cui gestibilità efficace e funzionale ai bisogni dell’utenza cozza con l’idea che ha portato alla nascita degli Istituti Comprensivi, che è quella di ” Realizzare un progetto didattico che fa della continuità del processo educativo tra la Scuola dell’Infanzia, il Primo ed il Secondo Ciclo un punto qualificante dell’intera struttura formativa” e non può essere contraddetta da una concreta in gestibilità sul piano organizzativo che punta, invece, ad una moltitudine di piccoli e plurimi punti di erogazione del servizio, spesso molto distanti tra di loro che nulla ha a che fare con il modello di una scuola verticalizzata di qualità, né con una istituzione organicamente presente ed attiva, aperta al territorio.

CONTESTUALIZZAZIONE:
DIRITTI DEGLI ALUNNI E VANTAGGI PER LA COMUNITA’ DI MELITO P.S.

La costituzione di un unico Istituto Comprensivo a Melito di Porto Salvo rappresenta:
Un diritto per gli alunni di fruire di un’offerta formativa unitaria nella stessa istituzione scolastica autonoma dello stesso Comune;
un diritto per gli alunni di percorrere un iter didattico nello stesso istituto Comprensivo, dello Stesso Comune;
un diritto per gli alunni di acquisire in continuità pedagogica e formativa, organizzativa e didattica la «cultura» assorbita direttamente dal proprio contesto di vita;
un diritto per gli alunni a non essere collocati in due Istituti Comprensivi : il primo Megali Bagaladi dove la continuità del processo educativo nello stesso Istituto che idealmente si dovrebbe realizzare con la scuola media, unica pluriclasse con 19 alunni, di Bagaladi, molto distante da Melito, verrebbe bruscamente e ulteriormente interrotta al termine dell’ultimo anno della Scuola Primaria, con il conseguente approdo in un diverso Istituto Comprensivo dove si troverebbero a confrontarsi non più con Bagaladi, bensì con il Comune di San Lorenzo; un diritto per gli alunni giuridicamente definito ad essere seguiti con un unico Piano dell’Offerta Formativa, con un unico progetto educativo, con un unico itinerario conoscitivo, opportunità scaturenti da un itinerario didattico legato ad una sola autonomia scolastica; un diritto per gli alunni del Comune di Melito di fruire di un curricolo verticale naturale, in continuità solo se realizzato da uno stesso Istituto Comprensivo.
IN CASO CONTRARIO
gli alunni verrebbero a trovarsi in “scuole doppione” dove tempi, obiettivi e contenuti dell’apprendimento, in età diverse, non possono essere ben correlati;
si escluderebbero, vicendevolmente, gli alunni di Scuola dell’Infanzia e Primaria da una parte e, quelli di Scuola Secondaria di Primo Grado dall’altra, di poter lavorare sullo stesso piano operativo, fruendo unitariamente, di progetti e di attività comuni realizzati e posti in essere da una sola istituzione scolastica;

si creerebbero attriti ed accavallamenti inutili tra scuole, a svantaggio degli alunni sia nell’organizzazione dei vari servizi scolastici, quali mensa, trasporto, sia nelle proposte formative, sia nella fruizione di spazi, laboratori, strumenti ed attrezzature disponibili;
si impedirebbe all’Ente Locale di realizzare naturalmente e senza difficoltà quella necessaria sinergia con l’ autonomia scolastica di riferimento;
con la formazione di due Istituti Comprensivi per le scuole di Melito si trasgredirebbero i dettami della Legge n° 111/2011 e della delibera della Giunta Municipale melitese, entrambe orientate a sostenere per il benessere degli alunni del Comune di Melito la formazione di un unico Istituto Comprensivo; la creazione di due istituti comprensivi, collegati con le piccole pluriclassi dei Comuni viciniori, creerebbe molto malumore e scontento tra gli operatori scolastici ed i genitori degli alunni, che si vedrebbero costretti ad affidare i propri figli per una parte del percorso educativo ad una istituzione scolastica con a capo un dirigente che realizza una propria leadership educativa e per la parte finale ad altra istituzione scolastica che potrebbe non svolgere percorsi sinergici con la prima. Tali scenari mortificherebbero gli alunni, il loro percorso unitario di apprendimento, nonché il diritto ad avere garantito il ” Ben-essere” a scuola;
la creazione, invece, come previsto dall’art. 19 della Legge n° 111/2011 di un unico Istituto Comprensivo a Melito , comporterebbe sicuramente dei vantaggi che rispecchierebbero lo spirito della normativa e, nello specifico, i seguenti non trascurabili benefici : a) fruizione da parte degli alunni di un processo di apprendimento continuo e permanente; b) organizzazione funzionale del servizio da parte di un’unica autonomia scolastica, attraverso un coerente Piano dell’Offerta Formativa che si possa avvalere anche delle risorse territoriali, associative e professionali presenti sul territorio, nonché di un curricolo didattico verticalizzato ed armonico con docenti di scuola dell’infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado, facenti capo tutti allo stesso Comune;
la formazione di un unico Istituto comporterebbe la stabilità dell’autonomia scolastica del Comune di Melito, con parametri numerici rientranti nella normativa di riferimento, garantendo agli utenti sicurezza e continuità scolastica nel tempo, senza ricorrere a deroghe , sì previste dalla legge, ma da utilizzare solo e soprattutto per le piccole realta dove ê necessario ricorrere a tali aiuti legislativi per affermare la propria autonomia, da non utilizzare, comunque, per dividere le scuole melitesi senza apportare nessun vantaggio agli alunni che , nella stragrande maggior parte dei casi disconoscono sia la lingua grecanica, minoritaria, sia le origini della stessa a cui, per questioni logistiche ed evoluzione urbanistica e sociale, non si sentono direttamente legati e coinvolti;

Questo è il caso di Melito di Porto Salvo, uno dei tanti che offre l’opportunità di una aggregazione naturale delle scuole, ubicate su un territorio facilmente raggiungibile e funzionalmente gestibile. Ciò non può essere disatteso per favorire qualunque altra soluzione che danneggerebbe, sotto ogni aspetto, l’unitarietà dei processi formativi, i loro destinatari, complicando o rendendo ingestibile l’offerta formativa ed una serena fruizione dei servizi da parte degli alunni di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado del Comune di Melito di Porto Salvo.

CONCLUSIONI E RICHIESTA

A supporto di quanto sopra illustrato , si riferisce, inoltre, che sin dal prima mappatura degli Istituti Comprensivi che risale giuridicamente alla Legge n° 426 del 1988, ripresa dalla circolare ministeriale n° 47/1996 lo scopo dell’ Istituto Comprensivo è stato sempre quello di ridurre le scuole sottodimensionate creando soluzioni aggregative valide a garantire sul territorio unità scolastiche consistenti, autonome in cui personale e risorse comuni vengono utilizzati dagli alunni appartenenti a ordini e gradi diverse (es: docenti di Educazione motoria e musicale, palestre, laboratori e così via). Tutto ciò è inopinabile se riferito ad un « Istituto Comprensivo raccogliticcio» con scuole appartenenti a Comuni diversi e con Servizi e strutture ubicate a diversi chilometri di distanza.

Sarebbe questo il caso dei due Istituti proposti per Melito di Porto Salvo, dove alla Direzione Didattica vengono accorpati gli alunni del Comune di Bagaladi  che risultano essere nell’organico di diritto 75 di cui 19 di scuola media , aggregati in un’unica pluriclasse, o di quello di San Lorenzo, Roccaforte e Roghudi con piccole pluriclassi di Scuola Primaria e Media e sparute sezioni di scuola dell’Infanzia, distanti tra loro, con strade tortuose e poco raggiungibili durante la stagione invernale .Esse andrebbero ad essere unite alla già costituita Scuola Media del Comune di Melito di Porto Salvo, pur essa sottodimensionata, ma naturalmente e ovviamente destinata ad unirsi alla Direzione Didattica presente sul territorio melitese.
In conclusione, chiedendo alle SS.LL. di rivedere l’ipotesi di Piano per quanto riguarda il Comune di Melito di Porto Salvo, si ribadisce 1′ opportunità e la necessità indifferibile di realizzare l’unico Istituto Comprensivo possibile nel Comune con autonomia e dimensione di legge ( con n° 1244 alunni).
Essa si concretizza quale unica soluzione razionale e funzionale per la popolazione melitese che vanta dimensioni tali da essere uno dei più grandi Comuni (circa 12.000 abitanti) dell’area metropolitana di Reggio Calabria.
Certo di un positivo accoglimento della presente istanza, porge distinti saluti.

IL SINDACO

GIUSEPPE IARIA

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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