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Sollecito la pubblicazione del bando per la formazione della nuova graduatoria per l’edilizia residenziale pubblica.
Come ho già fatto in precedenza, denunciando un malcostume che è stato utilizzato per fare clientela e per tornaconti personali, torno a ribadire l’importanza della razionalizzazione del sistema di alloggi popolari, vista anche la momentanea crisi delle famiglie. Ritengo che noi dobbiamo usare tutti gli strumenti in nostro possesso per far si che le abitazioni possano essere utilizzate da chi ne ha veramente diritto e bisogno.
E questo può realizzarsi solo mettendo un punto e tirando una linea per cambiare i comportamenti ed iniziare a trattare argomenti come questo, con il rispetto e la competenza che meritano.
Capisco che parlare di etica può apparire un’anomalia di questi tempi, ma credo che segnali di legalità e di correttezza nella gestione, come è certamente questa sulla pubblicazione del nuovo bando, facciano solo bene alla collettività ed alla politica.
Tra l’altro, in un settore così strategico, la confusione regna sovrana. Prova di questa anarchia è il fatto che molti alloggi sono occupati da famiglie che non hanno i requisiti ma a cui sono state assegnate non si sa bene su quali basi valutative, a discapito di altre famiglie che oggettivamente avevano ed hanno realmente diritto.
Non occorre mettere “pezze” che possono risultare peggiori del buco. Occorre ripristinare la piena legalità con la correttezza degli atti e dei comportamenti, da parte di chi gestisce la cosa pubblica.
E’ fondamentale offrire alla cittadinanza un’immagine “cristallina” del palazzo, per poi chiedere alla cittadinanza stessa il rispetto delle regole della civile convivenza. Se l’interesse principale degli amministratori è fare cassa per tappare i buchi o finanziare manifestazioni ed eventi, il futuro appare molto fosco. Noi saremo sempre qui, a vigilare ed a proporre, nel supremo interesse della collettività e dei più deboli.
Totò Minniti, consigliere comunale (Diritti e Libertà)
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