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di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)
Meduri e Minniti hanno tenuto banco, come era prevedibile, nell’ultimo civico consesso che si è tenuto nei giorni scorsi a Melito Porto Salvo. I due consiglieri hanno esposto le varie interrogazioni presentanti in tempi diversi ricevendo le risposte da parte del sindaco e degli assessori chiamati in causa. Il colpo di scena, come riportato su CO, ha riguardato le dimissioni di Marcianò il cui posto sarà ricoperto da Giuseppe Pellicone, primo dei non eletti dello stesso raggruppamento. Il sindaco, a nome della maggioranza, ha espresso apprezzamenti per l’attività politica svolta da Marcianò.
Il botta e risposta tra il “duo” e la maggioranza è stato iniziato da Meduri che ha avanzato vari interrogativi circa “la delocalizzazione dei Rom dall’area di via del Fortino che ormai dura da diverso tempo”. L’assessore Carmelo Vinci ha risposto che entro due mesi la delocalizzazione sarà ultimata e che, in questo tempo, l’amministrazione comunale ha inteso privilegiare la via del dialogo, rimanendo in costante contatto con la prefettura.
Meduri ha continuato con il tema della Tarsu ed in particolare con i debiti con l’azienda che gestisce i servizi di igiene ambientali, ottenendo la risposta in merito da parte dell’assessore alle finanze Latella che ha affermato che i disservizi dell’estate scorsa sono stati provocati dalle discariche chiuse. Inoltre, Latella ha aggiunto che “la riscossione dei crediti tributari avverrà mediante il recupero coattivo con Equitalia”.
Non è mancata quale risposta piccata anche sulla terza interpellanza di Meduri circa la situazione di rischio nella quale versano i torrenti ed i valloni presenti sul territorio melitese. Pulitanò ha specificato il punto di vista da parte dell’ente comunale sottolineando che “abbiamo già avviato le procedure per sollecitare intervento urgente pulizia torrente da parte della provincia”.
Subito dopo ha preso la parola Minniti che ha messo in risalto un presunto caso di incompatibilità che riguarda un funzionario dell’ufficio legale comunale. Sul quesito è intervenuto l’assessore al personale Tito Nastasi che ha rigettato le accuse. Non discusse le ultime due interpellanze “Permessi a costruire in zona D e in altri posti del paese in zone C e CT” e “Fornitura acqua destinata al consumo umano zone Musa; Musa Torre ed Annà” in quanto il presidente del consiglio Franco Benedetto ha reso noto che era stato previsto, secondo da regolamento, il tempo massimo previsto per questi casi.
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