Melito Porto Salvo (RC), bilancio, interrogazione di Minniti (IdV)

Giuseppe Salvatore Minniti

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Giuseppe Salvatore Minniti

Giuseppe Salvatore Minniti, consigliere comunale del gruppo consiliare di Italia dei Valori, ha depositato un’ interrogazione al Presidente del Consiglio per sapere se, tenuto conto dei rilievi formulati dalla sezione regionale della Corte dei Conti con deliberazione n° 11/2012 ,adottata nell’adunanza pubblica del 13 luglio 2012, in ordine al rendiconto finanziario per l’anno 2010, l’amministrazione comunale abbia o stia ponendo in essere i necessari correttivi atti a superare o contenere  una situazione deficitaria che rischia di provocare il dissesto finanziario dell’Ente e quali iniziative si intendano intraprendere con urgenza, al di là dei correttivi richiesti,per individuare i nodi strutturali della politica di bilancio comunale al fine di intervenire con profondi tagli nei settori che determinano sprechi e nel contempo si ponga in essere una efficace politica di razionalizzazione delle risorse finanziarie.

Minniti chiede ancora se non si ritiene di convocare con urgenza un consiglio comunale  con all’ordine del giorno le problematiche afferenti al bilancio comunale al fine di dare adeguata conoscenza, attraverso un proficuo dibattito, ai cittadini della situazione finanziaria dell’Ente e di coinvolgere, nel contempo, tutte le forze politiche presenti in consiglio perché offrano il loro contributo alla risoluzione dei problemi messi in rilievo dalla sezione regionale della  Corte dei Conti.

A disegnare un quadro difficile, a parere della Corte nella sopracitata deliberazione, contribuiscono “situazioni potenzialmente rilevanti, se non tempestivamente corrette, che potrebbero portare anche all’adozione delle misure previste dall’art.6,comma 2 , D.lgs.149/2011”,ovvero alla procedura di dissesto finanziario dell’Ente con tutte le determinazioni conseguenti.

In particolare l’organo di controllo evidenzia una serie di problemi connessi alla politica di bilancio concentrando la propria attenzione  sugli indici di deficitarietà strutturale attraverso il mancato rispetto di quattro dei dieci parametri previsti, creando così una situazione al limite del dissesto finanziario;  fra le numerose difformità gli stessi parametri  indicano l’incapacità dell’Ente a realizzare la massa attiva delle entrate proprie derivanti dalle entrate tributarie ed extratributarie, con particolare riferimento alla gestione dei residui attivi il cui importo viene considerato elevato, nonché la difficoltà nel pagamento dei residui passivi insieme  all’incapacità dell’ente a far fronte ai problemi di liquidità di cassa; si assiste ad una difficoltà di incassare una parte consistente dei residui attivi tanto che, rileva la Corte, il Sindaco e l’Organo di revisione non hanno espresso alcuna considerazione in merito alle motivazione del mantenimento in bilancio di detti residui, violando i criteri della contabilità pubblica che prevede che i residui attivi possono essere mantenuti nel bilancio solo limitatamente alla quota che l’ente ha la ragionevole certezza di incassare.Limitandosi ai rilievi di una certa gravità la Corte evidenzia criticità in ordine ai debiti fuori bilancio, dei dubbi sul rispetto del patto di stabilità interno, il mancato rispetto in tema di riduzione delle spese afferenti al personale così come prescritto dall’art.1 c.557, della legge n° 296/2006 essendo la spesa impegnata nell’anno 2010  maggiore rispetto a quella impegnata nel 2009, difficoltà nell’attività di riscossione di alcune entrate straordinarie quali quelle derivanti dalla concessione dei permessi per costruire  e  dalle sanzioni derivanti da violazione del codice della strada; alla luce delle suesposte considerazione la Corte dei conti ha richiesto  l’adozione di misure correttive con la prescrizione che i risultati conseguiti debbano essere comunicati entro tre mesi dal ricevimento della deliberazione.

Come si può evincere dalla attenta lettura dei rilievi formulati dall’Organo di controllo, le stesse criticità, quasi in fotocopia, si presentano anche nel rendiconto dell’esercizio finanziario 2011, recentemente approvato dal consiglio comunale, a dimostrazione che ci si trova in presenza di un deficit strutturale e cronico del bilancio comunale ereditato dalla gestione fallimentare del Sindaco Iaria, della cui compagine facevano parte la quasi totalità degli amministratori odierni.

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Author: Cristina

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