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di Francesco Iriti
“Bisogna rafforzare la figura di un prodotto importante come il bergamotto che è unico in tutto il mondo e che cresce soltanto negli 80 km di territorio che vanno da Reggio Calabria a Bovalino”. Tutti d’accordo sul ruolo di questo agrume durante la conferenza stampa di presentazione del museo del bergamotto che verrà realizzato a Melito Porto Salvo. Nei locali del palazzo comunale vari gli interventi mirati a ricordare le peculiarità di questo prodotto.
“Il museo servirà a ricordare la storia di un prodotto tipico come il bergamotto che rappresenta una fonte di ricchezza visto che è un prodotto unico al mondo. – ha affermato il presidente della provincia Giuseppe Morabito -. Si tratterà di un museo che verrà inserito in varie realtà anche nazionali e servirà per la crescita e lo sviluppo del territorio”.
Il bergamotto al centro dell’area, ma negli ultimi anni poco sfruttato creando naturalmente varie domande. “La domanda da farsi è perché in un’area così povera economicamente – si è chiesto il sindaco di Melito Giuseppe Iaria – non si sfrutta una risorsa così importante. La provincia ha focalizzato il problema per rivendicare la centralità del prodotto. E’ stata sposata in pieno l’iniziativa. Il museo servirà da strumento per ricordare che c’è una forte struttura anche storica che deve servire alla cultura per essere rinsaldata”.
Un obiettivo comune quello che ha portato nella giornata di ieri varie personalità politiche, e liberi cittadini, ad essere presenti alla firma della convenzione con il finanziamento di 50 mila euro da parte della provincia mentre il comune melitese avrà il compito di allestire e realizzare la nuova struttura.
“Melito deve diventare il centro principale del bergamotto. Una base culturale perché pone le basi per iniziare un percorso – ha affermato il vice presidente della provincia Gesualdo Costantino – che ci faccia riflettere seriamente per il rilancio dell’economia. Il museo rappresenterà il luogo per sottolineare l’identità del territorio”.
L’assessore provinciale Scali ha aggiunto che “nei prossimi giorni l’ente provincia firmerà un protocollo d’intesa con l’Assoberg, consorzio per il bergamotto, per posizionare questo prodotto al centro del mondo. Basti pensare che i tanti laboratori sparsi in tutti i luoghi non sono riusciti a ricreare questo agrume. Questa deve essere una sfida. Per questo vogliamo arricchire il progetto anche grazie a varie iniziative come quelle di costruire un orto botanico”.
Durante l’incontro sono state dettate anche le prossime linee guida che verranno seguite in tal senso come “l’utilizzazione dell’istituto agrario di Melito, il collegamento del museo con l’Università per dare la giusta dignità ad una peculiarità come il bergamotto”.
“Questa nuova struttura rappresenta un ulteriore affermazione del fatto che la provincia ed il comune melitese rimangono vigili – ha dichiarato il consigliere provinciale Bernardo Russo – al problema dell’economia locale che ha margini di miglioramento se si basa sui prodotti già presenti come il bergamotto”.
Il museo sorgerà in via del Fortino nelle ex carceri. “In un primo momento ci eravamo mossi per farlo diventare il nuovo tribunale del paese ma a causa di varie vicissitudini burocratiche abbiamo deciso di “dirottare” l’utilità – ha aggiunto il primo cittadino Iaria – di questo plesso in un luogo didattico dove sorgerà sia il museo del bergamotto che la biblioteca comunale”.
Qualche accorgimento è stato avanzato anche in fase di progettazione del rilancio del bergamotto come sottolineato dallo stesso sindaco Iaria. “Preme dare molta importanza all’attenzione che viene data al tema della salvaguardia. Bisogna prima restituire la redditività al prodotto per venire – ha concluso Iaria – incontro anche a vari problemi che si sono creati nel tempo a causa dell’antropizzazione dell’area, allo spopolamento dei paesi pre aspro montani ed all’oscillamento del prezzo dell’essenza”.
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