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di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)
“Dobbiamo salvaguardare l’ospedale “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo” che verrebbe depauperato dell’offerta sanitaria. La nostra proposta é quella avanzata in precedenza e riguarda la riorganizzazione della struttura ospedaliera. Chiediamo quindi un incontro ufficiale con la dottoressa Squillacioti per discuterne”.
Si alza al cielo il monito lanciato dai vari sindaci dell’area grecanica che nella serata di ieri si sono incontrati nei locali del palazzo comunale melitese per discutere dell’atto aziendale avanzato dalla direzione generale dell’Asp 5 di Reggio Calabria sul ridimensionamento degli ospedali reggini e che vede il nosocomio di Melito fortemente penalizzato.
Il vicesindaco di Melito Franco Misitano ha aperto i lavori relazionando sull’incontro dell’assemblea dei sindaci che si é tenuto a Reggio Calabria. “Durante la discussione che é stata instaurata siamo riusciti ad imporre anche l’area grecanica insieme alle altre aree- ha dichiarato Misitano – visto che eravamo visti come inclusi all’area di Locri”.
“I sindaci, ed in particolare noi dell’area grecanica, abbiamo chiesto con forza – ha aggiunto il vicesindaco – che i problemi decennali presenti siano discussi dagli stessi rappresentanti del territorio. ”.
Misitano denuncia che “all’ospedale di Melito é stata assegnata una sola struttura composta (chirurgia generale), una semplice dipartimentale e tutte le altre funzioni che l’ospedale aveva in precedenza saranno tutte strutture semplici che afferiranno alla struttura di Locri denominata Spoc. In tutta questa vicenda non sono inclusi ne il pronto soccorso ne il reparto di anestesia, ne un punto di pronto intervento. Noi non sapremmo, quindi, come ricoverare i nostri pazienti”.
Il sindaco di Bova Santo Casile ha evidenziato che “siamo senza continuità assistenziale da cinque anni e non siamo immuni da malattie”. Gravi le accuse mosse dal primo cittadino di Roghudi, Agostino Zavettieri che ha reso noto che “nell’incontro a Reggio non volevano riconoscere la legittimità del territorio dell’area grecanica. Finalmente ci siamo riusciti, ma guarda caso non abbiamo concretizzato. Qua, inoltre, non vediamo nessun politico che si batte per il nostro territorio”.
Federico Curatola, sindaco di Bagaladi ha sottolineato che “si deve chiedere il dialogo obbligatorio con l’ospedale di Reggio che é più vicino rispetto a quello di Locri. In questo modo il “Tiberio Evoli” diventerebbe quasi un poliambulatorio”.
“Come facciamo a stare zitti di fronte ad una situazione del genere? – si chiede Lillo Sapone, sindaco di San Lorenzo – E’ inaccettabile. E’ un altro colpo basso alla nostra area sia dal punto di vista politico che funzionale e anche umano. Sembra che si voglia sempre di più arginare questa area”.
Squillace, primo cittadino di Bova Marina, ha suggerito “un movimento popolare eclatante portando i cittadini del territorio con dei pulmann a manifestare in prima persona direttamente nelle sedi competenti”.
Il sindaco di “casa” Giuseppe Iaria, parlando di “schizofrenia”, ha evidenziato come “tutti gli atteggiamenti e gli atti vengono avvolti in una nebulosa di equivoci. In Calabria si può morire di più e più spesso. L’atto aziendale é figlio di una dissennata scelta della Squillacioti che ha voluto prendersi delle irresponsabilità. Si lamentano tutti di questo documento”.
All’incontro, al quale erano presenti anche vari assessori e consiglieri comunali, erano assenti giustificati i sindaci di Montebello Guarna e di Palizzi Autolitano.
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L’articolo parte nel peggior modo possibile “….Dobbiamo salvaguardare l’ospedale “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo”……, da quando una porcilaia si ottiene l’aggettivo ospedale? perchè il sollevamento a tal rango? quello è un ospedale?, la battuta è di pessimo gusto. Nell’articolo si legge… “Il vicesindaco di Melito Franco Misitano denuncia che “all’ospedale di Melito é stata assegnata una sola struttura composta (chirurgia generale)”, io aggiungo ringraziando Dio anche perchè il reparto è fetido non rispetta alcuna norma igienico sanitaria e i locali non sono a norma riguardo la degenza ospedaliera come ancora non hanno chiuso la chirurgia generale Dio solo lo sa, speriamo quanto prima chiudino anche quel reparto che serve solo per sprecare soldi pubblici. L’articolo continua …..”una semplice dipartimentale e tutte le altre funzioni che l’ospedale aveva in precedenza saranno tutte strutture semplici che afferiranno alla struttura di Locri denominata Spoc. In tutta questa vicenda non sono inclusi ne il pronto soccorso ne il reparto di anestesia, ne un punto di pronto intervento. Noi non sapremmo, quindi, come ricoverare i nostri pazienti”. Fossero questi i problemi ci firmerei, e chiedo a misitano avrebbe forse il coraggio di passare mezz’ora nel reparto di chirurgia? dico solo mezz’ora mica essere operato…..Il sindaco di Bova Santo Casile ha evidenziato che “siamo senza continuità assistenziale da cinque anni e non siamo immuni da malattie”. Signor sindaco svegliati e da almeno 20 anni che siamo SENZA assistenza dove abitavi prima sul pianeta Marte?. Mentre il sindaco di San Lorenzo dice… “Come facciamo a stare zitti di fronte ad una situazione del genere? E’ inaccettabile. E’ un altro colpo basso alla nostra area sia dal punto di vista politico che funzionale e anche umano. Sembra che si voglia sempre di più arginare questa area”. Come al solito perde l’occasione di stare zitto e di evitare di dire stupidaggini. Il sindaco di “casa” Giuseppe Iaria, parlando di “schizofrenia”, ha evidenziato come “tutti gli atteggiamenti e gli atti vengono avvolti in una nebulosa di equivoci. Si è vero la diagnosi è esatta schizofrenia…. come cazzo altrimenti si potrebbe giustificare il mantenimento dell’ospedale(si fa per dire si capisce), ancora aperto quando sarebbe stato opportuno chiuderlo almeno 20 anni fa risparmiando un sacco di soldi pubblici, se questa non è schizofrenia…., Il sindaco continua “In Calabria si può morire di più e più spesso”., No sindaco si schiatterà allo stesso modo e con la stessa frequenza, anzi evitando di passare per il nosocomio di melito e andando per direttissima a Reggio si hanno più possibilità di vita, non mi risulta che mai il Tiberio Evoli sia stato l’ospedale delle eccellenze, o dell’eccellenza, non vorrà mica confrontarlo spero con il policlinico universitario di Catania ad esempio……, non si preoccupi Sidaco se lo chiudono ci guadagneranno solo le nostre tasche, meno soldi buttati in aria….