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di Giuseppe Toscano
Martedì è stato recapitato il decreto della regione, oggi verrà emanata l’ordinanza del sindaco, con cui verranno fornite indicazioni per evitare la proliferazione del punteruolo rosso. La sta “piaga” letteralmente decimando le piante di palma a Melito Porto Salvo. In diverse zone del territorio, le conseguenze dell’azione devastante del coleottero sono visibilissime. Molte piante sono state fatte morire, altre sono oramai ridotte ai minimi termini. L’emergenza relativa alla presenza in città del punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus Olivier,1790), un parassita difficile da debellare, di fatto è entrata nel vivo e l’Amministrazione comunale si sta attrezzando per affrontarla. Nel decreto che, attraverso l’osservatorio ambientale di Gioia Tauro, è stato emanato dall’ente regionale, vengono spiegate le modalità di intervento. Le piante malate una volta tagliate dovranno essere distrutte: bruciate in un inceneritore oppure triturate. L’assessore al ramo, Beniamino Pulitanò e il sindaco, Giuseppe Iaria, stanno vagliando il da farsi. Non è da escludere che si possa approcciare la crisi attingendo ai fondi del bilancio comunale.
Nei posti in cui il coleottero si è materializzato i danni, soprattutto agli esemplari di Phoenix Canariensis, sono stati pesantissimi. Al momento non esistono interventi curativi, a causa della straordinaria resistenza e della grande capacità di sopravvivenza e riproduzione del parassita. Il pronto abbattimento, la distruzione degli esemplari infestati e la creazione di un “cordone sanitario”, da estendere anche ai venditori di piante, utile ad evitare che il coleottero venga trasportato in altre zone, restano l’unico modo per circoscrivere il focolaio. Già nei giorni scorsi l’assessore comunale all’Ambiente, aveva annunciato l’imminente costituzione di una task-force per fronteggiare l’emergenza. Riscontrati i segni della presenza del punteruolo rosso su altre palme, c’è stato chi ha chiesto di sollecitare il più possibile la procedura di bonifica. Domenico Romeo, appassionato di piante, conoscitore della problematica non ha dubbi sulla necessità di accelerare al massimo: <<Due illustri esperti, presenti in città nei giorni scorsi, come i professori universitari, Vincenzo Palmieri e Giuseppe Algeri – sostiene – si sono detti preoccupati per il pericolo che minaccia seriamente le palme nel nostro Comune. Occorre fare presto, occorre intervenire a stretto giro di posta. Col freddo il punteruolo rosso non si muove dalla pianta su cui ha nidificato, ma appena la temperatura tornerà nuovamente a volare e allora sarà troppo tardi>>
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