Melito di Porto Salvo (RC), Minniti scrive al Sindaco circa le delibere non pubblicate

Giuseppe Salvatore Minniti

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Giuseppe Salvatore Minniti

Nella qualità di consigliere comunale del partito di Italia dei Valori mi preme sottolineare, con la presente, una vicenda di natura istituzionale/amministrativa che si riverbera su una delle funzioni fondamentali che un componente del consiglio comunale esercita durante il suo mandato, ovvero  un adeguato controllo istituzionale  degli atti di governo.

     Nello specifico non posso non denunciare la violazione sistematica della procedura temporale inerente l’approvazione delle delibere di giunta e la loro successiva pubblicazione che avviene dopo un notevole lasso di tempo. Tale atteggiamento crea un vulnus nell’attività di controllo da parte dei consiglieri, in particolar modo di quelli di minoranza, i quali si ritrovano a visionare le delibere dopo diversi mesi dalla loro approvazione.

     Si può agevolmente comprendere come tali ritardi compromettano una dialettica istituzionale che non può svolgersi seriamente alla presenza di deliberazioni che  vengono visionate quando hanno già esaurito di fatto la loro efficacia e per le quali qualsiasi contributo, anche di natura costruttiva,non trova ragion d’essere.

     Come si potrà evincere dai dati statistici in mio possesso tale modalità è quasi fisiologica e non se ne comprendono le motivazioni tecniche, atteso che normalmente, salvo in qualche caso per le cosiddette delibere fuori sacco, lo schema di delibera da porre all’attenzione dell’organo della giunta dovrebbe pervenire completo nell’articolato e provvisto dei relativi visti di legittimità. Ci si domanda, a questo punto, del perché  di questi ritardi sistematici  e sui quali, ove non sussistano problemi di altra natura, si chiede un intervento immediato per mettere nelle condizioni le minoranze consiliari di esercitare un adeguato controllo dell’attività amministrativa.

     Mi auguro,pertanto, di ottenere al più presto un riscontro che ponga fine a tale modus operandi dovendosi  presumere, in caso contrario, il sospetto di una decisione “politica” sottostante tesa a limitare le prerogative istituzionali della minoranza.

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Author: Cristina

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