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“La campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Melito Porto Salvo ha dimostrato, ove ce ne fosse bisogno, che il centrosinistra melitese in questo momento storico è rappresentata da IdV”.
Così si esprime il candidato a sindaco per idv, Giuseppe Salvatore Minniti, a proposito delle altre due liste in competizione rappresentate dai candidati Gesualdo Costantino ed Enzo Russo. Sin dall’inizio avevamo denunciato il trasversalismo e l’inciucio che connotava le due liste, sottolinea Minniti, ma i fatti degli ultimi giorni confermano la caratterizzazione a destra dei due movimenti.
A dimostrazione di quanto affermo, puntualizza il candidato a sindaco, mi preme sottolineare come il Costantino ,lanciato in pompa magna dallo stato maggiore del Partito Democratico si sia ritrovato da solo durante la campagna elettorale senza la presenza di alcun big, anche locale, al suo fianco, a conferma della circostanza,da noi evidenziata, che ci trovavamo di fronte ad una lista a forte trazione PDL o Lista Scopelliti. Perché tanto silenzio dei vertici del PD?
Per le stesse ragioni, rileva Minniti, la lista di Melito futura, che rivendicava con orgoglio la sua apartiticità per poter legittimare la presenza al suo interno di soggetti variegati e fra di loro inconciliabili ,si è ritrovata ad essere sponsorizzata da esponenti di primo piano della destra come il Presidente della Provincia Peppe Raffa, l’on. le Pasquale Tripodi.
Si potrebbe dire che il re è nudo e sul terreno rimane la coerenza di una scelta di campo, quella di Italia dei valori, che guarda ad un modello di sviluppo locale alternativo alle altre due liste e improntato a valori progressisti e riformisti. Non è un caso che sulle battaglie nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, il nostro partito, ha assunto una posizione chiara e coerente.
Ad esempio, sulla recente introduzione dell’Imu il sottoscritto ha condotto una battaglia in consiglio comunale per contrastare un aumento delle aliquote sul presupposto che invece di tartassare ulteriormente i cittadini sarebbe stato più opportuno intervenire con una politica di bilancio finalizzata a tagliare gli sprechi e a razionalizzare i servizi esistenti.
Su queste basi, avevamo chiesto, per legittimare le richieste di sacrificio imposte ai cittadini, che i consiglieri comunali dichiarassero di non avere alcuna pendenza tributaria nei confronti dell’ente locale, ma purtroppo anche questa nostra richiesta, avanzata con una interrogazione è rimasta inevasa, contribuendo ad allargare sempre più il solco tra cittadini e governanti.
Ecco perché, conclude Minniti, ci auguriamo di contribuire, dopo il momento elettorale, alla rinascita di un polo progressista che in passato ha caratterizzato la storia politica di Melito.
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