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di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)
Domenico Orlando (Democrazia e Sviluppo) e Mario Iaria (Melito Futura) sono stati eletti rispettivamente presidente e vice presidente del consiglio. Era questo l’unico punto all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato ieri pomeriggio a Melito Porto Salvo che ha toccato anche altri aspetti importanti della vita comunale.
Unica assente Patrizia Crea, che arriva quindi a due forfait consecutivi, denotando l’insanabile rottura con l’amministrazione Costantino. Non sono mancati i colpi di scena nel corso della riunione che in apertura ha visto il sindaco Gesualdo Costantino esprimere solidarietà e vicinanza alla popolazione dell’Emilia, colpita dalla tragedia del terremoto. A tal proposito il consiglio ha osservato un minuto di raccoglimento. Subito dopo sono stati comunicati i vari capogruppi con Enzo Russo che guiderà Melito Futura, Minniti l’Idv mentre la maggioranza ha rinviato la propria decisione alla prossima seduta.
Le sorprese non sono mancate durante l’elezione per il presidente del consiglio dove qualcuno della maggioranza non ha votato il nominativo previsto (9 voti su 10) oltre a cinque schede bianche ed una nulla. Iaria, invece, ha ottenuto la nomina soltanto alla seconda votazione con 11 voti favorevoli, 3 astensioni e una scheda nulla. Le nuove due figure hanno dichiarato <<il nostro impegno a garanzia del ruolo istituzionale, dei diritti dei consiglieri e della funzionalità dell’organo consiliare>>.
Durante il consiglio si è parlato anche di ospedale di tagli imminenti in seguito alle voci incessanti che si sono susseguite nell’ara grecanica che vedrebbero nuovamente il “Tiberio Evoli” al centro di una “carneficina”. A rischio sarebbero il reparto di ostetricia e ginecologia e di pediatria. Costantino ha riepilogato gli avvenimenti della convulsa mattinata, dalla telefonata col governatore della Calabria, ai contatti con i sindaci dell’Area Grecanica, a partire dai fatti di cui era venuto a conoscenza e che metterebbero ulteriormente a rischio il futuro del già penalizzato nosocomio melitese.
<<Mi ero sentito – ha spiegato – giusto qualche giorno addietro con la dottoressa Squillacioti, dalla quale avevo saputo che tutto era fermo, in attesa della definizione della richiesta, presentata dall’Area Grecanica: quella dell’accorpamento funzionale del Tiberio Evoli con l’azienda Bianchi-Melacrino-Morelli>>. Fin qui nulla di strano anche se, subito dopo, il primo cittadino melitese ha aggiunto che <<nella tarda serata di ieri (mercoledì, ndr) ho appreso che, invece, sarebbero stati disposti dei tagli. Per questo motivo mi sono messo in contatto con il presidente Giuseppe Scopelliti, che è stato disponibile ad ascoltarmi. Al governatore ho manifestato le forti fibrillazioni che si erano innescate allo spargersi della voce di chiusura dei servizi>>.
La situazione incresciosa ha visto compatto l’intero consiglio quando lo stesso Costantino ha avanzato la richiesta di stabilire un’unica unità d’intenti in tema di sanità. Immediata è arrivata la disponibilità dei gruppi di minoranza.
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