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Anche alla luce del recente incontro in Prefettura, da me stesso sollecitato, ritengo sia doveroso un chiarimento della situazione, a distanza di quasi un mese dallo sciopero dei dipendenti della cooperativa che rappresento e del conseguente clamore suscitato essendo Rinascita una realtà importante del territorio sia in termini occupazionali che in ordine ai servizi prestati alle fasce socialmente più deboli, nello specifico disabili mentali ed anziani.
Come abbiamo avuto modo di esporre al delegato di S.E. il Prefetto Piscitelli, il Viceprefetto D.ssa Adorno, i dipendenti ed i soci della cooperativa vantano sei mensilità arretrate di stipendi.
Si ribadisce un arretrato e non un corrente, in quanto dal mese di aprile 2012, anche se lo stipendio erogato non è temporalmente allineato a quello dovuto, la cooperativa ha garantito comunque la cadenza mensile, fatta eccezione dei mesi di luglio ed ottobre 2012 dove si è riusciti a pagare addirittura due stipendi.
Ciò non sposta il disagio perché l’arretrato accumulato soprattutto nel 2011 e nei primi mesi del 2012 ha esposto naturalmente le nostre famiglie a conseguenti difficoltà e si è perfettamente consapevoli che l’obiettivo ideale è il rispetto della tempistica di erogazione degli stipendi.
Ad oggi i debiti che la cooperativa ha verso i dipendenti ammontano a circa € 260.000.
Non abbiamo alcuna compromissione rispetto alla regolarità contributiva che come si sa è necessaria per essere ammessi a successivi pagamenti e continuare ad operare con gli enti nel rispetto della normativa.
Il vero problema è il credito e soprattutto il ritardo dei pagamenti degli Enti Pubblici , cosa che ci obbliga a ricorrere alle anticipazioni bancarie che gravano in termini di oneri ma sono assolutamente indispensabili sia per erogare gli stipendi che per la regolarità fiscale.
Rinascita ad oggi vanta un credito di € 835.469 di cui 327.575, compresi due decreti ingiuntivi, dal Comune di Melito e circa 400.000 €. dall’ASP.
Questa situazione economico-finanziaria come già detto è stata esposta in Prefettura, alla presenza dei rappresentanti del Comune, dell’ASP, e dei sindacati.
In quella sede entrambi gli Enti per quanto di propria competenza hanno preso impegni per lo sblocco di parte delle somme dovute, e nello specifico il Comune di Melito ha ribadito di erogare circa €43.000 entro il 15 dicembre p.v.
Tralasciando il particolare che il giorno stesso dello sciopero, l’Amministrazione comunale si era pubblicamente impegnata per il medesimo pagamento entro il 25 novembre scorso, non vorremmo che allo stesso modo venga disatteso il nuovo impegno in Prefettura.
L’auspicio è che alle parole seguano i fatti.
Nel frattempo Rinascita come ha sempre fatto continuerà a garantire regolarmente i servizi agli utenti, anello debole della catena insieme ai lavoratori, grazie soprattutto alla responsabilità ed al sacrificio dei propri dipendenti.
Tuttavia alla cooperativa non si possono chiedere ulteriori miracoli essendo ormai giunti al limite della sostenibilità.
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