Melito di Porto Salvo, Progetto Legalità, le istituzioni incontrano gli studenti

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Due giornate di incontro con i rappresentanti della istituzioni hanno costituito la fase finale del “Progetto Legalità” promosso dalla Scuola Media “Corrado Alvaro” e destinato agli alunni delle terze classi del plesso di Melito Porto Salvo. Un percorso didattico di educazione alla responsabilità quotidiana, realizzato in collaborazione con la filiale reggina di Poste Italiane e patrocinato dall’Amministrazione Provinciale, per stimolare riflessioni tra i più giovani sul ruolo che occupa la legalità nella società e fornire strumenti di lettura e analisi critica della realtà territoriale in cui la scuola è inserita.

Ospiti dell’incontro conclusivo, presieduto dal dirigente scolastico Prof. Antonino Nastasi, sono stati il Commissario Prefettizio, Antonio Giannellli, il Presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, l’assessore provinciale alla Legalità, Edoardo Lamberti Castronuovo, il Comandante provinciale dei Carabinieri, Col. Lorenzo Falferi, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Col. Claudio Petrozziello, e la responsabile provinciale di Poste Italiane, Carolina Picciocchi.

Non ha nascosto la sua emozione il dirigente scolastico Nastasi nell’introdurre i lavori.

“E’ un onore per la scuola che rappresento – ha dichiarato – ospitare i massimi rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni del territorio, disponibili ad un confronto con i ragazzi. Educare le giovani generazioni al raggiungimento della consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri è uno degli obiettivi che la scuola si propone. Sono certo che questi incontri contribuiranno alla formazione dei buoni cittadini di domani, informati, responsabili e capaci di pensiero critico”.

Legalità intesa come costruzione e condivisione di norme, in difesa dei diritti di tutti e del benessere sociale. Per il comandante della Guardia di Finanza Petrozziello; “non può esserci legalità senza uguaglianza. La corruzione, l’illegalità, gli abusi, si sconfiggono costruendo una società più giusta, che consenta ad ognuno di potersi affermare con le proprie capacità e senza condizionamenti esterni. Uno spazio in cui il rispetto delle regole significa libertà: di operare, crescere, sviluppare la propria attività”.

La Calabria e la Sicilia sono spesso raccontate come terre difficili, e molte volte ricordate per terribili fatti di cronaca. Ma il colonnello Falferi, nel suo intervento, invita a ribaltare gli schemi. Tocca ai ragazzi, futuro della società, rompere con il passato e contribuire a costruire un mondo migliore. Recuperare quei valori che dovrebbero muovere i nostri comportamenti e che spesso, oggi, sono condizionati soltanto da interessi economici. “Ogni cambiamento implica responsabilità – dice –  ed allora occorre un atto di coraggio, per perseguire quella libertà di agire, che ci consente di non aver paura”. Il Comandante dei Carabinieri cita un passo del Vangelo: “Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto, e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto”, quindi essere coraggiosi oggi “vuol dire rispettare le regole, perché è più facile non farlo”. Legalità intesa come impegno personale, nei comportamenti di ogni giorno. Uno stile di vita riassunto da un pensiero di J.F. Kennedy: “Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana”.

Per l’assessore provinciale Lamberti, la sfida quotidiana per la legalità si deve combattere anche con la cultura. E ricorda come la Calabria sia stata terra che ha dato al mondo grandi talenti di cui essere orgogliosi.  Una scacchiera, dono dell’ITIS Panella, gli offre l’opportunità di un esempio: la vita come una partita a scacchi. Ognuno ha un ruolo, e si confronta con gli altri. Per provare a vincere bisogna però rispettare le regole. Cita Corrado Alvaro:” La disperazione più grande per una società è il dubbio che essere onesti sia inutile”.

Dal commissario prefettizio Giannelli arriva l’invito agli studenti “ad acquisire la cultura  non del favore ma del diritto. Il rispetto delle leggi, il valore delle regole, il senso della cittadinanza, sono concetti che vanno praticati sin da ragazzi, perché è allora che bisogna fare una scelta di vita”.

La dirigente di Poste Italiane, Carolina Picciocchi, ha ribadito l’importanza di lavorare “in rete” sul territorio: “scuola, istituzioni, enti, aziende, ognuno per la propria parte, possono contribuire a diffondere valori, come quello della legalità, indispensabili per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune. In questo progetto,il francobollo dedicato alla DIA, con i giudici Falcone, Borsellino e Livatino, è stato adottato come simbolo di quanti hanno dedicato la vita per affermare questi principi”.

Le conclusioni dell’iniziativa sono state affidate al Presidente Raffa, che ha patrocinato il progetto. “Alla base del nostro impegno  – ha affermato – c’è il dovere di diffondere la cultura della legalità, a partire dalla scuola e dagli alunni più piccoli. Presto distribuiremo in tutti gli istituti una versione tascabile della nostra Costituzione, indispensabile per la conoscenza dei principi fondanti della democrazia. Ma guardiamo sempre nel nostro operato alla legge etica e morale, che è rappresentata dalla nostra coscienza”.

A conclusione della manifestazione sono state consegnate le targhe offerte dalla Provincia: a Manuel Spinella, della classe IIIA,  autore del bozzetto prescelto nell’ambito del concorso grafico sul tema della legalità e da cui è stata realizzata una cartolina postale tematica; e alle classi IIIA e IIID per essersi distinte nella realizzazione del progetto.

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Author: Cristina

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