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Un mare di emozioni per il “Mediterraneo Dance Festival” che dal 2 luglio al “gran galà finale” di stasera 2 agosto sta impegnando ballerini, giovani e maestri di grande fama in settimane di scuola, competizione e spettacolo all’Oasi Village di Reggio Calabria. Quindi stasera, alle ore 22 ci sarà il quarto “galà finale”, animato da figure del calibro di Adi Salant, Erika Silgoner, Maeva Berthelot e Medhi Walerski che mostreranno le proprie abilità in generi come Gaga Class, Contemporary choreographic e Modern contemporary class. Anche quest’ultimo evento, che sarà libero e gratuito per chi vorrà parteciparvi, sarà ripreso in streaming con la regia del centro multimediale e creativo “Hop”, conferma l’ennesimo successo per questo consolidato ed apprezzato appuntamento che dal 1992 attira maestri e ballerini professionisti affermati a livello mondiale ed allievi e danzatori appassionati provenienti da tutta Italia e da paesi come Spagna, Francia, Germania, Malta, Olanda, Svezia, Svizzera, Repubblica Ceca, Ungheria, Russia, Estonia, Grecia, Usa, Messico, Israele, Cina e Giappone.
In questo mese, il Mdf, prodotto ed organizzato da Basilio Foti e dalla sua associazione culturale “Calabria Arte”, attraverso i quattro “Lab” di otto giorni ciascuno di Jazz-funk, Contemporary Hip Hop e Hip Hop Aerial Dance (“Uno”); Contemporary Hip Hop, Modern Jazz, Contemporary Hip Hop e Contemporary Jazz (“Due”); Contemporary Choreographic e Modern Contemporary (“Tre”); Gaga Class, Contemporary Choreographic e Modern Contemporary class (“Quattro”), ha offerto la possibilità di apprendere o perfezionarsi. E, inoltre, mediante diversi spettacoli, quella di potersi confrontare con il palcoscenico di quello che, sia per la qualità che la quantità delle presenze, può essere considerato uno dei più conosciuti ed interessanti eventi estivi di danza in ambito internazionale. Da domani, calerà il sipario su questa edizione.
Ma non scenderà sul Mdf, che tornerà il prossimo anno. E sull’impegno dei suoi promotori per una Reggio più attraente dal punto di vista culturale e turistico. «Eventi formativi e culturali come il MDF possono essere compresi dalla città come opportunità di scambio, di ricettività ed attrattive per il turismo e la promozione dell’arte a livello internazionale. Che la danza, come ogni evento che impegna risorse personali e collettive, sia un viatico per una città che deve imparare a valorizzare se stessa attraverso le sue migliori idee e qualità professionali» è l’augurio dello stesso Foti che ricorda anche come il MDF in questi giorni abbia condiviso il progetto di ReActioncity coinvolgendo i ballerini nelle azioni urbane e sociali in città.
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