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Salutiamo con immenso piacere la scelta della Regione Calabria di aprire un tavolo tecnico sul Porto di Saline Joniche: per la serie “finalmente qualcosa si muove per questo piccolo e marginalizzato territorio”. Riteniamo positivi i primi riscontri avuti attraverso le dichiarazioni che hanno fatto seguito al primo incontro del tavolo in cui si cominciano ad avanzare proposte concrete per il rilancio di questa importante infrastruttura della nostra provincia.
Tuttavia vorrei rammentare che solo nel mese di novembre scorso, a Melito Porto Salvo, durante un’iniziativa della Associazione dei Pescatori è stato vagliato questo problema e fra le tante proposte analizzate si era giunti alla conclusione che il passaggio successivo più opportuno sarebbe stato, per l’appunto, l’istituzione di un tavolo tecnico.
Detto ciò, però, non possiamo nascondere una punta di rammarico per l’assenza delle associazioni di categoria delle imprese operanti nel settore turistico – balneare in un tavolo tecnico che abbia ad oggetto il Porto di Saline. Avendo fin dall’inizio sostenuto la tesi avanzata dall’assessore regionale alle attività produttive, Antonio Caridi, ed essendo fra gli attori principali del settore ci saremmo aspettati un minimo di considerazione in più. Pertanto, lungi da me qualsiasi vena polemica, propongo a chi di competenza, di invitare al tavolo tecnico almeno una delle associazioni di categoria che ben conoscono la questioni afferenti il settore e soprattutto possono offrire spunti positivi per meglio sviluppare il rilancio di questa infrastruttura.
Assobalneari Calabria, infatti, lavora da molti anni per lo sviluppo del territorio dimostrando un atteggiamento costruttivo teso, da un lato, a portare all’attenzione i problemi, dall’altro a trovare delle soluzioni funzionali agli stessi. Proprio per questo, come Associazione, ci rendiamo disponibili a dare il nostro contributo in questo tavolo tecnico sin dal prossimo incontro in programma il 27 febbraio. Per puro scrupolo, vorrei ricordare ai rappresentanti istituzionali che la nostra associazione rappresenta circa cento aziende balneari che vivono solo ed esclusivamente con tutto ciò che ruota attorno all’acqua salata del mare, ritenendo, di tal guisa, che ben possa contribuire al confronto del tavolo tecnico proponendo spunti, idee e momenti di riflessioni; o anche semplici fattori che all’attore politico – istituzionale possono sfuggire. Fiduciosi dell’attenzione e della sensibilità delle nostre istituzioni regionali, rimaniamo in attesa quantomeno di un confronto su un tema che ci sta molto a cuore come il Porto di Saline che, tanto per il territorio quanto per le imprese di tutto il basso jonio reggino, può rappresentare un formidabile volano di sviluppo economico ed occupazionale.
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