Reggio, Martorano: “Ristrutturazione del “Tito Minniti” ma con criterio

santo alfonso martorano

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Preservare i posti di lavoro per i dipendenti della fallita Sogas”. Ad affermarlo è il presidente della Fenafi (Federazione nazionale delle società finanziarie) avvocato Santo Alfonso Martorano  che sprona “il Comune e la Regione Calabria a salvaguardare i livelli occupazionali uniformandosi a quel diritto fondamentale sancito dalla nostra  Costituzione”.

E’ impensabile che per uno scalo così importante per l’area dello Stretto come il “Tito Minniti” a farne le spese siano i dipendenti visto le ultime decisioni dei curatori fallimentari che hanno bocciato la proposta che scongiura la perdita di posti – afferma l’avvocato Martorano –. Purtroppo, i nostri amministratori non hanno capito che solo attraverso altri vettori necessari a potenziare le strutture esistenti e un programma voli degno si possono preservare posti di lavoro diretti e dell’indotto, e quindi l’economia stessa del territorio. Si deve essere compatti nel richiedere fermamente che alla contestuale ricapitalizzazione dello scalo, segua un impegno per investire nel rispetto della legge, su una programmazione efficacie e certa del traffico aereo ma anche, occorre lavorare in sinergia per avere un sistema con un sostegno intelligente e differenziato.

La nostra infrastruttura aeroportuale influenza ed ha ricadute sull’intero sistema economico territoriale, pertanto rappresenta un asset di mobilità irrinunciabile per la vocazione e lo sviluppo economico del territorio calabrese. Le responsabilità di tale fallimento sono fuori dalla sfera dei cittadini e, quindi, dei lavoratori della Sogas. Pertanto, il diritto alla mobilità aerea dei reggini non è negoziabile.  Le istituzioni hanno il dovere di tutelare i lavoratori che rischiano il licenziamento e meritano rispetto. Non può una Città Metropolitana come la nostra – conclude Martorano – essere privata di collegamenti con il resto d’Italia. Non possiamo accettare che Reggio rischi l’isolamento”.

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