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“La nostra città deve diventare una città a misura di bambino“. Lo dichiara in una nota il consigliere comunale e metropolitano Demetrio Marino: «Sono costanti gli sforzi dell’amministrazione Falcomatà rivolti a restituire spazi di aggregazione comunitaria all’insegna del recupero di una dimensione di comunità, così come avvenuto in occasione della riapertura di Parco Botteghelle su impulso e impegno degli attori politici».
«In questa ultima settimana – informa Marino – sulla scia di questa prima esperienza grazie a uno straordinario lavoro di squadra che ha coinvolto consiglieri e settori comunali sono state implementate diverse aree ludiche, con una attenzione particolare alle periferie. A Pellaro sono state aggiunte giostrine all’interno di un parco sul mare, a Prumo, in collina, è stata allestita per la prima volta una piazzola con giochi per i più piccoli. Nel corso dell’anno si proseguirà su questa direzione in diversi quartieri ».
«Notevoli sono – continua il consigliere Marino – i segnali di attenzione al territorio e alla restituzione di spazi condivisi portati avanti dall’amministrazione comunale, l’obiettivo, anche nell’ottica della neonata città metropolitana è di operare per lo sviluppo di politiche che diano un impulso deciso verso la creazione di una rete di servizi, una gamma di occasioni ed attività diversificate che migliorino il benessere dei cittadini». Prosegue la nota: «Occorre costruire una città funzionale e pensarla a partire dai più piccoli, intensificando e programmando luoghi specifici destinati alle famiglie, spazi che devono essere identificabili e sicuri e a disposizione di tutta la città».
Un indirizzo chiaro, ma anche un monito in conclusione: «Le esigenze dei bambini spesso non sono rappresentate, ce ne faremo carico noi, a partire dalla nostra esperienza di padri e madri di famiglia e dal recepimento delle istanze di tutti. In questo senso la recente esperienza del consiglio comunale dei ragazzi di Reggio Calabria può essere una ottima occasione di ascolto e di programmazione a partire dai reali desideri dei nostri ragazzi».
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