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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Roberto Maroni, “ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Marina di Gioiosa Ionica, nel quale sono state riscontrate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata”. Questa è la nota che si legge nel comunicato del Consiglio dei Ministri.
Il 3 maggio scorso il sindaco di Marina di Gioiosa Ionica, Rocco Femia eletto ad aprile 2008, e tre suoi assessori, uno dei quali candidato con una lista del centrodestra alle provinciali del maggio scorso, sono stati arrestati, insieme ad altre 32 persone, nell’ambito dell’operazione “Circolo formato” coordinata dalla Dda di Reggio Calabria e condotta dalla polizia contro la cosca Mazzaferro.
Dall’inchiesta è emerso che subito dopo avere avuto la certezza dell’elezione, Femia si recò a casa del boss Rocco Mazzaferro, abbracciandolo in lacrime.
Dopo l’arresto, il 6 maggio scorso, il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, aveva sospeso Femia e i tre assessori. Successivamente, alla fine di maggio, 12 consiglieri comunali, su un totale di 16, si sono dimessi. Attualmente il Comune era retto da un commissario prefettizio.
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