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La manifestazione nazionale di Archeoclub d’ Italia “Di Borgo in Borgo” si propone di stimolare le visite dei borghi, specie di quelli sconosciuti,impegnandosi a valorizzare realtà che sembrano ormai abbandonate,ma che,al contrario,vogliono (ri)vivere.
Sono state organizzate a questo scopo due iniziative: il 21 scorso a S.Filippo Superiore(ME)e domenica prossima,28 aprile, a BORGOCROCE (RC),alla cui
visita parteciperanno 30 soci delle due Città Metropolitane.
Il Progetto Borgo Croce nasce dall’idea di un gruppo di persone innamorate del proprio territorio con l’intenzione di valorizzare e promuovere Croce, frazione del Comune di Fiumara (RC).
Per anni Borgo Croce è stato un luogo dimenticato, un posto destinato al totale spopolamento a causa di un considerevole esodo degli abitanti che emigravano in altri luoghi d’Italia e del mondo alla ricerca di lavoro e benessere.
Un giorno d’estate del 2020, Maria Grazia Chirico e quelle decine di persone che,come lei,hanno deciso di restare a Borgo Croce,si sono riunite e,attrezzate di pennelli e vernici ,hanno iniziato a dipingere dei murales sulle pareti delle case,ridando vita alle vie del Borgo e realizzando,di fatto, un coloratissimo percorso che i turisti oggi tanto apprezzano .
Nasce il “Progetto Borgo Croce” attraverso la fondazione nell’aprile del 2023 dell’omonima Associazione, che sostiene le attività grazie ai contributi economici e all’instancabile lavoro della gente che vi abita e che, così, ha visto rivitalizzato questo piccolo centro.
A Fiumara si può visitare anche il Museo dedicato a Mino Reitano. La Vice Presidente Francesca Crea invita chiunque ne abbia interesse a partecipare alla visita del Borgo.
Domenica scorsa,21 aprile l’Associazione ha visitato
S.Filippo Superiore,un luogo ricco di sorgenti d’acqua, che nel passato alimentavano un notevole numero di mulini,
denominato
“Casale dei Basiliani e dei 40 Mulini”.
I soci reggini e messinesi hanno trascorso insieme una piacevole giornata alla scoperta delle tradizioni e della storia del territorio.
E’ stato apprezzato il piccolo e variegato “Museo del Grano”,
costituito grazie all’impegno di alcuni abitanti che hanno a cuore la trasmissione delle tradizioni e la conoscenza,attraverso gli strumenti esposti, dei mestieri e delle condizioni di vita e di lavoro di una volta.
Ammirevole soprattutto la volontà dei pochi abitanti rimasti di animare il Borgo di cui hanno descritto con passione il passato e il presente,e “certamente spiace sentire che non c’è più nessun giovane perché sono tutti andati via”,commenta la Presidente Rosanna Trovato.
Si è creata una piacevole l’atmosfera conviviale,grazie al pranzo preparato da alcuni volontari e consumato in una casa privata offerta con grande senso di ospitalità e con semplicità,essendo il borgo privo di esercizi pubblici.
Una guida ha rievocato con passione la coltura del baco da seta e la storia dei mulini della Valle,mentre il competente l’allevatore di api ha illustrato la vita e la necessità della loro esistenza;
interessante ascoltare l’esperto di musica,zampogne e fisarmoniche e conoscere le denominazioni dei grani antichi,ora nuovamente coltivati, ed anche osservare la preparazione dei maccheroni fatti col ferretto. Inaspettata la ricchezza della Chiesa di S.Nicola di Bari,l’unica chiesa cinquecentesca sopravvissuta al terremoto del 1908,con un grandioso altare maggiore e due laterali,che testimonia la floridezza e l’importanza che aveva il Borgo nel passato.
La Vice Presidente Francesca Crea ha sottolineato che “grazie ad Archeoclub abbiamo potuto scoprire una realtà meritevole di essere conosciuta”.
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