Reggio Calabria, manifestazione #IlTitoMinnitiNonSiTocca

iltitominnitinonsitocca

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Riceviamo e pubblichiamo:

Ci Siamo mancano poco più di 24 Ore e poi la Calabria Torna in piazza a Reggio Calabria per la Marcia Contro i Diritti Negati.

La realtà calabrese  ci parla di una terra umiliata, vilipesa, stuprata e sfruttata per fare affari alle spalle di chi la Calabria la vive, pochi ormai visto che i “suoi figli” proprio alla luce di tale realtà sono costretti ad emigrare quasi fossimo nel dopoguerra.
Viene veramente da piangere quando si sente dire che la nostra amata terra è una terra senza futuro, una zona grigia in cui tutto è lecito e nessuno è colpevole. Purtroppo è la realtà che anche noi cittadini abbiamo aiutato a costruire stando zitti il più delle volte e acconsentendo a tante, troppe pratiche scorrette.

Questa cruda e dura realtà, contro il quale ogni calabrese deve fare i conti ci parla di moltissime problematicità, per riprendere alcuni temi della manifestazione del 26 ottobre si potrebbe fare riferimento ad esempio alla situazione delle infrastrutture.
Per quanto concerne tale settore tante sono le criticità, per citarne alcune potremmo partire dal crollo di una campata del viadotto Italia-in cui perse la vita un operaio di 25 anni- risalente allo scorso marzo i cui lavori sono terminati -in modo non ancora definitivo- a fine luglio. Il tour panoramico che sono stati costretti a fare i molti viaggiatori/villeggianti che volevano raggiungere la nostra terra, è stato qualcosa di assurdo e paradossale una cosa da “terzo mondo” potremmo dire.

Si potrebbe proseguire analizzando la situazione ferroviaria e lo stato di completo abbandono in cui versano le stazioni anche di grossi centri cittadini come quella di Germaneto (CZ) una vera e propria “Cattedrale nel deserto” sconosciuta anche agli stessi operatori delle Ferrovie dello Stato o la situazione di disagio assoluto in cui versa la tratta jonica delle ferrovie, che costringere l’elevato numero di utenti a fare i conti con veri e propri viaggi della fortuna.

Tutto avviene nonostante sulla Roma-Milano sia ormai attivo da un po’ il “FrecciaRossa1000-Pietro Mennea” che dimezza ulteriormente i tempi di collegamento tra le due Città, mentre in Calabria si è costretti a fare i conti con binari e vagoni risalenti ad epoche ormai a noi lontane mentre la nostra terra soffre sempre più di un isolamento cronico.

Tanti sono gli scandali, emersi grazie ad un eminente lavoro delle forze dell’ordine e della Magistratura che vedono una collusione tra mafia e politici di ogni rango e schieramento ed è per lo scambio di favori e per la collusione tra mala-politica e mala-vita che purtroppo ci ritroviamo in questa pessima situazione e con opere costate miliardi di euro ma ancora incompiute, viene da pensare alla Salerno-Reggio Calabria conosciuta nel mondo intero come l’eterna incompiuta e simbolo oltre che di una Calabria e di un intero Sud Italia malato anche di un’Italia che ancora oggi viaggia a due velocità.

Il cancro ha colpito anche il settore più delicato ed importante, ossia quello della sanità. Ogni qualvolta c’era e c’è ancora da distribuire qualche carica la politica con al suo interno i rappresentanti della mala-vita era pronta a distribuire incarichi non per merito ma per pura convenienza.

Nonostante la nostra Regione spenda in sanità più di quanto faccia la Regione lombardia, in Calabria si muore di sanità o meglio di mala-sanità. Non è però Chiudendo gli ospedali e costringendo la gente a spostarsi in altre Città o peggio ancora in altre regioni, che si risolveranno i problemi anzi cosi facendo i problemi li creeremo.

Altro settore intriso da allarmanti criticità e che ha visto varie collusioni tra mala-politica è quello dei rifiuti. La Calabria ormai da anni è costantemente in emergenza rifiuti, spesso anche per l’incuria e il poco rispetto dell’ambiente da parte di chi la Calabria stessa la vive.
Il problema dello smaltimento dei rifiuti sta diventando priorità di tutti gli amministratori a livello globale e analizzando il trend della produzione dei rifiuti nella zona UE, c’è poco da star tranquilli considerato che è dato in continua crescita per il prossimo decennio.
Tante sono le criticità e si potrebbe proseguire nel lungo elenco quasi fino ad aver male alle mani pa furia di aver scritto ma è anche giusto lasciare spazio alle cose positive che questa nostra amata terra ha da offrire, come ad esempio la solidarietà e l’accoglienza -oltre alla sua straordinaria bellezza- che da sempre ci contraddistinguono insieme a quella “testa dura” nel riuscire a fare le cose.

Ecco, dovremmo dimostrare sui molti problemi elencati quella “testa dura” e lottare uniti e con tutta la forza che abbiamo intorno affinché essi trovino rapida soluzione. Dobbiamo dimostrare ai politici locali e nazionali che noi sappiamo pacificamente ribellarci, che sappiamo andare contro i campanilismi ed i partitismi e unirci per gridare il nostro “BASTA!” alle ingiustizie che ormai da tempo subiamo.
L’iniziativa del 26 ottobre è qualcosa di utile e positivo ma non dev’essere un punto di arrivo o uno ‘step’ a se stante bensì un punto di partenza, un modo per far capire a tutti i cittadini che un’altra Calabria è possibile.

E’ bello che a questa manifestazione partecipino varie associazioni e cittadini con ogni credo politico d’altronde “Il diritto non ha colore” in quanto i diritti sono di tutti e per difenderli, per farli rispettare non si deve e non si può guardare alla tessere che un cittadino porta dietro. Per costruire una Calabria migliore dobbiamo essere tutti uniti e lottare tutti con la stessa forza, la stessa determinazione e la stessa passione.
Oggi la Calabria vuole gridare il proprio no e dimostrare la propria contrarietà a molti problemi che la attanagliano. Il Movimento #ilTitoMinnitinonsitocca, nato sul web con l’aiuto e il sostegno di tutti è portatore di un esperimento sociale quantomai necessario ed importante in una terra come la nostra.

A dimostrare la voglia di riscatto di questa terra dobbiamo essere principalmente noi giovani, che con le nostre esperienze di studio, con maggiori forze, con sogni e desideri ancora tutti da realizzare, dobbiamo dimostrare di voler costruire insieme una Calabria migliore, di volere pienamente che quando nel mondo quando si parlerà di Calabria emerga solo la positività. Dobbiamo dimostrare al cancro che abbiamo in coropo che #unitinoncifermanessuno e che soprattutto nessuno ci fa paura.

Associazioni e Movimenti che Aderiscono:
Associazione Basta vittime SS 106
Associazione Amici di Raffaele Caserta
Associazioni FREEDREMM Messina
Comitato S.O.S Ospedale di Locri
Comitato Catena Umana per la Ferrovia Jonica
Movimento #Ilferribottenonsitocca
Movimento Politica ai Giovani
Movimento indignati
Meetup 5 stelle  #ReggioAttiva
Partito Comunista dei Lavoratori
Il Circolo PD libertà di Messina
Sindacato Orsa
Sindacato FIL

Movimento Popolare
#IlTitoMinnitiNonSiTocca

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