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Ultima chiamata per i cittadini di Reggio Calabria, ..proprio così, il tempo non è più dalla nostra parte e precisamente il termine entro cui dar un segnale di vita al resto della Calabria e dell’Italia, scade il 10 ottobre, data in cui si chiuderà il bando dell’Enac, dal quale dovrà emergere la nuova società di gestione dell’Aeroporto dello Stretto (e non solo).
Peccato che i rappresentanti istituzionali locali, oltre a presentare il conto salato dell’attuale società in liquidazione, sembra che siano più intenti a programmare la propria carriera politica piuttosto che elaborare un avveniristico piano industriale per lo sviluppo economico dello scalo reggino e della “eterea” Città Metropolitana.
A testimonianza di ciò infatti si riscontra un silenzio assordante, a differenza della protesta del Sindaco crotonese, di fronte ad un bando dell’Enac che pone una corsia preferenziale per la società che, nonostante l’offerta sia inferiore a quella dei concorrenti, si candida per la gestione unica degli scali calabresi. In parole semplici si legittima tra le righe il monopolio della Sacal, società di gestione dell’aeroporto di Lamezia, per la cui struttura il Presidente di Regione Oliverio ha concordato un investimento totale di circa 50 milioni di euro per potenziarne traffico e servizi.
Queste ed altre criticità quali potenziali minacce per la crescita indiscriminata di tutte le città capoluogo della Calabria, rappresentanti violazioni dei diritti costituzionali alla mobilità, al decentramento ed all’autonomia degli Enti territoriali, oltre che contrastare con la legge n 287/1990 e s.m.i. (norme sul divieto di concentrazioni ed abuso di posizioni dominanti ed anticoncorrenziali), saranno oggetto di una eterogenea manifestazione, SENZA LA PRESENZA DI SIMBOLI, che si terrà giorno 7 ottobre ore 17:30 di fronte alla Prefettura di Reggio Calabria, quale UTG, affinché si possa sollecitare la modifica o la proroga dei termini del bando in modo da garantirne effettivamente la concorrenzialità, ma soprattutto si intende manifestare la presenza di cittadini pronti a rivendicare la responsabilità degli Organi istituzionali di fronte all’utenza ed alla comunità territoriale.
Inoltre seguirà il deposito di un documento tecnico, aperto alle integrazioni di tutti i soggetti interessati, contenente delle proposte alternative alla reiterazione di logiche strettamente partitiche sul futuro della Città Metropolitana, nonché dell’aeroporto dello Stretto, che dal 1939, (anno in cui è stato costruito proprio a Reggio Calabria il primo scalo della regione e tra i primi in Italia), attende ancora di ricevere la giusta considerazione, sperando che si possa osservare la città dall’alto verso il basso solo per ammirarne il panorama mozzafiato.
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