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“Palmi – informa Partecipazione Popolare – si è risvegliata ferita fortemente colpita dal violento nubifragio del 9 agosto scorso. La pioggia abbondante, caduta già dalla notte di lunedì, ha causato ingenti danni che impongono una riflessione seria sulla necessità di intervenire a tutela del territorio. Immagini come quelle alle quali abbiamo assistito nelle ultime ore devono risvegliare le coscienze di quanti hanno a cuore le sorti di Palmi.
Volte delle strade crollate, case e locali allagati, frane alla Marinella, Rocca Campana e in diverse altre zone della città. E poi le strade – sia al centro che in periferia – trasformate in piscina, fango e detriti trasportati ovunque, tombini saltati in aria in pieno centro e, ciliegina sulla torta, l’acqua che va via dalle abitazioni per un guasto all’acquedotto.
Il tratto d’autostrada tra Gioia Tauro e Bagnara, di recente costruzione, si è improvvisamente trasformato nella strada della morte, mettendo a serio rischio l’incolumità dei viaggiatori. Le immagini del fiume di fango che si è riversato sulla carreggiata sud dell’A3 all’altezza di Palmi, sono il simbolo di una cattiva gestione del territorio e dell’approssimazione con cui vengono fatti gli interventi nel nostro Paese. È giunto il momento di cambiare verso e di dare maggiore attenzione al nostro territorio, fino ad oggi maltrattato ed abusato. È necessario che chi oggi riveste ruoli politici istituzionali, si dia da fare per reperire i fondi ed adoperare le giuste risorse per garantire la sicurezza dei cittadini. Vivere in un territorio sano significa garantire sicurezza ai residenti”.
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