Questo post é stato letto 26470 volte!
di Domenica Bumbaca
Ironia, coscienza, mangiare sano e consapevole e golosità sono gli ingredienti del banchetto di “Mafie in pentola. Libera Terra il sapore di una sfida”. Un simposio per invitare a cena la città di Locri e i suoi cittadini.
Ospiti per una sera a Palazzo di cultura al banchetto allestito dall’attrice Tiziana Di Masi che, insieme al giornalista Andrea Guolo, sta “apparecchiando” in giro per l’Italia. Una tavola dal gusto di libertà e legalità, coinvolgendo in toto lo spettatore, facendolo divertire ma allo stesso tempo meditare sulla buona economia nata da alcune cooperative e i cui cardini si chiamano agricoltura biologica, qualità, lavoro e rispetto delle leggi.
Un viaggio di “coscientizzazione” per riscoprire il gusto, l’odore, i sapori genuini dei prodotti nati nella nostra terra, dalle mani oneste di gente che lavora sui terreni confiscati alle mafie. Messa a cuocere “la mafia” quello che vien servito è un ricco piatto di legalità, offerto a quanti assistono allo spettacolo promosso e sostenuto da Libera-Associazione nomi e numeri contro la mafia.
Così è stato anche per gli spettatori- commensali locresi che a Palazzo della Cultura domenica sera sono stati invitati ad “assaporare” questa originale forma di teatro civile gastronomico che parla di “cibo e lotta alle mafie”. Un viaggio tra terre di Calabria, Sicilia, Campania, Puglia, in mezzo alla gente impegnata a recuperare la dignità e la storia dei propri popoli. In scena il lavoro condotto da Guolo e Di Masi che da nord a sud sono riusciti a raccogliere interviste, documenti e materiale audio-video, con la preziosa disponibilità di tutti coloro che lavorano su quelle terre.
E al banchetto di “Mafie in pentola”, si è potuto assaporare i taralli, i carciofi, il peperoncino, i vini, i mieli, i legumi e l’olio. La cena è stata servita con un menù che, oltre a far riflettere a cosa mangiare e dove comprare, ha permesso allo spettatore di degustare, consapevolmente, le prelibatezze nostrane, dall’antipasto alla frutta.
“Mafie in pentola” si aggancia all’iniziativa dei “laboratori itineranti di antimafia sociale” all’interno di un progetto realizzato con il patrocinio della Regione Calabria – Assessorato alla Cultura, grazie al contributo del Fondo Unico per la Cultura. Prima dello spettacolo serale, dove gli ospiti sono rimasti con l’acquolina in bocca e “affamati” di legalità, il gruppo di Libera con il coordinamento di Francesco Rigitano per la Locride, ha vissuto, nel pomriggio, un momento “esperimento” al Centro Salesiano di Locri con Nicola Gargano, esponente di Avviso Pubblico che ha discusso con i presenti su “Mafia e politica”.
Questo post é stato letto 26470 volte!