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Da fine maggio sono partiti i lavori di rigenerazione del Lungomare di Catona. Marcianó tuona: “Interventi che dovevano essere programmati meglio”.
Marcianó si fa carico dei malumori dei residenti
“La periferia di Catona è un cantiere aperto per i lavori di ammodernamento del lungomare, un restyling necessario ma che, forse, sarebbe stato meglio programmare in un altro periodo dell’anno. Sicuramente, non in estate”. Ad affermarlo è Michele Marcianó, Componente del coordinamento provinciale della Lega RC che si fa carico dei malumori dei residenti del posto, commercianti e cittadini che “con l’arrivo della bella stagione, avrebbero preferito usufruire e godere di uno degli scorci più suggestivi dell’intera area costiera cittadina senza essere costretti a fare gincane tra cantieri aperti, lunghe file o respirare polvere”.
Marcianò: “Necessario mitigare i danni”
“Gli interventi disposti per la Via Marina, – continua Marcianò – la riqualificazione delle piazzette, delle ringhiere, il verde pubblico, la sistemazione di aree attrezzate a parco giochi per i bambini, la pavimentazione per creare una nuova passeggiata, sono certamente necessari per migliorare la funzionalità e la fruibilità degli spazi ed è fondamentale che gli amministratori diano alla propria comunità spazi idonei, sicuri, accessibili a tutti e, soprattutto, servizi. Però, è pur vero che questi lavori, se fossero stati programmati in tempi utili, oggi, non avrebbero arrecato difficoltà e danni ad operatori commerciali e cittadini. A causa della ripavimentazione del lungomare, residenti e commercianti sono stretti tra cantieri che ingabbiano le attività e una viabilità interna congestionata e confusa. Sono quotidianamente soffocati da cemento e polvere e, anche andare a mare, inizia ad essere una mission impossibile. In più, non è da sottovalutare che questi lavori stanno producendo grossi danni anche alle attività commerciali, sotto il profilo economico. Pertanto, oltre a sollecitare l’Amministrazione a controllare lo stato dei lavori accelerando il tutto, forse, dovrebbe programmare ed attivare strumenti come lo sgravio fiscale in modo da mitigare i danni e scongiurare chiusure, con tutto quello che ne consegue – conclude Marcianó. Tutti vogliamo una città sempre più a misura d’uomo ma, non a spese di chi, dopo il Covid 19 e la forte crisi economica, ha coraggiosamente scelto di rimanere qui e continuare a dare un futuro migliore alla nostra splendida Reggio”.
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