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Riceviamo e pubblichiamo:
L’unione di Centro aderisce allo sciopero regionale del 13 maggio proclamato da tutte le sigle sindacali a Villa S. Giovanni. Tale sciopero si è reso necessario a causa del totale abbandono e della scarsa attenzione con cui RFI guarda alla nostra Regione, dove i treni sono sempre più cadenti e in una ottica di contenimento dei costi ha eliminato ben 12 collegamenti da Reggio per Milano e Torino, con notevoli ricadute negative in termini di servizi erogati al pubblico e di ricadute occupazionali. Il piano adottato da Trenitalia, insieme ad un insufficiente sviluppo dell’alta velocità,oltre a penalizzare l’utenza, impoverisce la nostra provincia che in un sistema di viabilità sinergica ed intermodale è oltremodo penalizzata, a causa di una autostrada fatiscente ed intransitabile e da collegamenti aerei che sono ormai solo appannaggio solo dei ceti più abbienti a causa del costo esorbitante dei biglietti. La politica dei trasporti è orientata verso le grandi città del Nord e verso le tratte più redditizie, facendo venire meno quella naturale funzione sociale che attraverso la mobilità garantita dalle Ferrovie dello Stato consentiva alla gente del sud di integrarsi con le realtà più opulente del centro nord Italia. Auspichiamo una inversione di tendenza che porti il Ministro Matteoli e il governo nazionale e regionale ad elaborare una politica dei trasporti che porti di nuovo il Mezzogiorno al centro dell’azione di governo in tema di mobilità delle persone e delle merci.
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