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EDITORIALE – Un déjà vu: come una pellicola che si riavvolge e ti ri-proietta immagini già viste. Così sono suonate le parole che Lorenzo Ornaghi ha pronunciato nella sala conferenze gremita dai media a Palazzo Foti. Due anni fa di questi tempi, stessa location, per il Centro Sportivo Italiano: si premiavano i vincitori del memorial Mimmo Mannino e se la memoria non inganna si parlava di progetti e speranze per il futuro del Comitato reggino, atteso agli anni della svolta.
Un déjà vu: come un ritornello che ti suona in testa che sa di un feedback di antiche situazioni vissute. Che poi tanto antiche non sono: l’Oratorio come luogo di formazione per i cattolici di un tempo andato e di un tempo presente, l’oggi. L’Oratorio, il CSI: i progetti, le speranze per il futuro che si sono rivelate grandi successi per i nostri giovani che oggi ci investono di una grande attesa, quella delle famiglie, di non essere il solito marchio di “torneifici”, ma un ente di promozione per lo Sport.
Quando si presenta questo piacevole inconveniente si corre il rischio di perderselo, perchè può sembrare una macchinazione della proprio fantasia. Invece urge la necessità di sottolineare come nel bel mezzo dei lavori della 46a settimana sociale, di cui il CSI è l’unico partner laico dell’evento, è spuntato fuori questo termine “Oratorio” che per il Centro Sportivo è vessillo dalla sua fondazione ad oggi.
Il progetto “Vivi l’Oratorio” è un’intuizione che ha, dunque, delle radici profondissime, tanto meno quanto la storia democratica italiana, ma anche delle lungimiranze a lungo termine, tipiche di chi ha gli occhi della speranza nel futuro, gli stessi dei delegati giunti in riva allo Stretto per riflettere, vivere e pregare un agenda per il futuro del nostro Paese.
Non è un caso ritrovarsi, quì a Reggio Calabria, in questi giorni che sono, ahinoi, amaramente registrati alla cronaca per alcune sconcertanti notizie di cronaca nera riguardante l’incessante attività della criminalità organizzata sul nostro territorio. Ma è necessario per noi tutti alzare il tiro, dimostrare che da questa terra si può e si deve tirare fuori il massimo. L’Oratorio, come afferma Ornaghi, può essere il luogo in cui « accrescere le competenze politiche che oggi mancano, un posto in cui parlare di società e politica », oltre che uno spazio in cui i nostri giovani possano giocare e divertirsi liberamente. Mens sana in corpore sana, lo dicevano i latini e il CSI di Reggio Calabria lo ribadisce.
Perchè la storia d’Italia ci insegna che le gymnasium vitae delle volte si nascondono dentro quei luoghi familiari ( come le parrocchie ), troppe volte snobbate dai guru della cultura imperante, ma che mantengono sempre vivo un barlume di luce nella mediocrità che, purtroppo, ci circonda.
Centro Sportivo Italiano
– Ufficio Stampa Comitato prov. RC –
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