LocRinasce esprime solidarietà al Giudice Gratteri

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Il movimento politico per la città di Locri LocRinasce, da sempre schierato in  difesa della legalità, per le minacce paventate e riferite agli organi deputati da qualche collaboratore di giustizia, fa giungere al giudice Gratteri sentimenti di vicinanza e solidarietà incitandolo a continuare la sua nobile e fruttuosa missione.

LocRinasce intende schierarsi in modo inequivocabile, perché è bene evidenziare l’orientamento etico che guida l’azione politica del Movimento. Primo Levi, in un suo importante libro, ha parlato, riferendosi alla tragedia del nazismo, di sommersi e di salvati; ebbene, il Movimento si vuole schierare apertamente con i “salvati”: il veleno peggiore per il vivere civile viene inoculato da colore che appartengono alla cosiddetta zona grigia (i sommersi).

Il giudice Gratteri, cercando di individuare le cause dell’agire mafioso, ha spiegato molto bene che a volte si ha la “sfortuna”, per varie condizioni familiari e ambientali, di aderire a consorterie mafiose e per questo non bisogna farsi l’idea che il mafioso sia un predestinato: i mafiosi, non avendo saputo o potuto aderire al patto sociale del vivere nella legalità, delinquono, ma, come spiega molto bene  Gratteri, bisogna impedire che costoro traggano utilità dal loro agire.

Se le leggi e i provvedimenti saranno adeguati, l’attività della mafia potrebbe non essere redditizia per chi la svolge.  Le leggi e l’azione complessiva dello Stato nella lotta alla mafia e in particolare alla ‘ndrangheta devono essere orientate a quest’importante obiettivo: fino a quando troverà convenienza, il mafioso non smetterà di essere tale e ci sarà sempre qualcuno che, all’occorrenza,  lo sostituirà.

Il giudice Gratteri e quanti come lui si adoperano per sconfiggere la mafia, devono essere sostenuti da tutti coloro (sicuramente la maggioranza dei cittadini) che vogliono lasciare un mondo vivibile alle prossime generazioni.

Per il Comitato di coordinamento del Movimento

Francesco Mammì, Pietro Parrotta e Raffaele Ferraro

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Author: Cristina

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