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Continuano serrate le attività di controllo del territorio, svolte dai Carabinieri del Gruppo di Locri nell’ambito della pianificazione coordinata dei servizi realizzata sotto la direzione generale del Prefetto di Reggio Calabria, dottor Claudio Sammartino, come continuano a essere allestiti numerosi posti di controllo e anche alcuni posti di blocco a due sensi di marcia sia nel presidio dei punti di obbligato passaggio della giurisdizione di competenza, sia nelle aree rurali e nelle periferie dei principali centri urbani, come anche sono numerose le perquisizioni, domiciliari, personali e veicolari effettuate.
All’esito del servizio, tra l’altro:
i Carabinieri della Stazione di Marina di Gioiosa Jonica hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordine per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri – Ufficio Esecuzioni Penali, un 27enne del luogo, attualmente agli arresti domiciliari, dovendo egli scontare la pena di 3 anni, 6 mesi e 8 giorni di reclusione poiché riconosciuto colpevole in via definitiva del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso in Marina di Gioiosa Jonica dall’aprile 2011 all’agosto 2011, per il quale, il 12 marzo scorso 2014, era stato già tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Sessè 2”, avviata nel dicembre 2010 dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Roccella Jonica, che ha consentito di cristallizzare l’esistenza di un intenso traffico di sostanze stupefacenti nel comune di Marina di Gioiosa con ramificazioni in vari paesi della Locride, che ha visto complessivamente indagate 22 persone e l’esecuzione, da parte dei Carabinieri, di 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 4 agli arresti domiciliari, nonché la sottoposizione di 3 persone all’obbligo di dimora e 2 all’obbligo di presentazione alla p.g.. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Locri, dove vi sconterà la pena;
i militari della Stazione di Bovalino hanno tratto in arresto, su ordine di esecuzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Un 29enne originario di Platì, dovendo egli espiare una pena residua di 2 anni, 2 mesi e 12 giorni perché ritenuto responsabile di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope tipo cocaina commesso tra il 2006 e il marzo 2007, in concorso con altro soggetto, in Corsico e Cesano Boscone (MI). L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa Circondariale di Locri;
alle prime ore del mattino di ieri, i Carabinieri della Stazione di Gioiosa Jonica e personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, nel corso di un servizio di rastrellamento hanno rinvenuto, ben occultato tra i vari rifiuti all’interno di un rudere in evidente stato di abbandono 12,240 kg di “marijuana”, suddivisa in tre capienti sacchi, un revolver cal. 38, con la matricola abrasa, rinvenuta all’interno di un forno in disuso, 1 kit per l’incamiciatura di proiettili, 1 kg. di polvere da sparo, suddivisa in 4 contenitori in plastica, 600 grammi di pallini in piombo per cartucce cal. 12, 40 cartucce vuote di diverso calibro (12 e 20 mm.), nonché alcuni gioielli (probabilmente provento di furto). Ora la pistola rinvenuta verrà inviata al Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RIS) di Messina per i successivi accertamenti di natura balistica volti a verificare se sia stata mai utilizzata in altri reati. Infine, dopo approfonditi accertamenti, i Carabinieri operanti sono riusciti a risalire al proprietario del rudere, verificandone l’appartenenza a un persona di Milazzo deceduta da anni;
nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Palizzi Marina, nel perlustrare le campagne del proprio territorio in quella località Gruda, si sono trovati una strada interpoderale sbarrata da una sorta di cancellata di forma triangolare, che gli impediva di proseguire la marcia. A seguito degli accertamenti esperiti, i militari hanno deferito in stato di libertà un 45enne e un 63enne del luogo per aver realizzato il manufatto metallico posto a chiusura di una strada interpoderale insistente. Da primi accertamenti è emerso che l’opera, costituita di fatto da un cancello, realizzata in totale assenza di permesso a costruire e pertanto sottoposta a sequestro dai Carabinieri, era stata realizzata, tra l’altro in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, per impedire l’accesso a terzi in alcuni terreni agricoli circostanti di proprietà dei prevenuti;
a Bovalino, i militari della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà un 60enne, originario di Ardore, in quanto a seguito di un controllo alla circolazione stradale è stato sorpreso questa notte alla guida della propria autovettura con un tasso alcolemico nel sangue pari a 1,58 GR/L. Nel corso della perquisizione personale e veicolare sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro, un seghetto, una cesoia ed una lima in ferro. L’autovettura è stata sottoposta a sequestro per la successiva confisca (ovvero l’acquisizione coattiva, senza indennizzo, da parte dello Stato del bene con cui è stato commesso il reato, ovvero di beni o dell’intero patrimonio di chi ha commesso un reato, quale conseguenza di questo), mentre l’uomo è stato denunciato per “guida in stato di ebbrezza” e “porto di armi o oggetti atti ad offendere”. Al riguardo, è bene evidenziare che quello dell’art. 186 2° comma del Codice della strada uno strumento molto incisivo apprestato dal Legislatore: infatti, la norma punisce con l’ammenda da 1.500 a 6.000 €uro, nonché con l’arresto da sei mesi ad un anno, chi venga sorpreso alla guida di un autoveicolo qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). Inoltre, all’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni (e se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente di guida è raddoppiata). La patente di guida è sempre revocata in caso di recidiva nel biennio. Alla sentenza di condanna ovvero di applicazione della pena su richiesta delle parti (il c.d. “patteggiamento”) è sempre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, salvo che il veicolo stesso appartenga a persona estranea al reato;
in Caulonia Marina, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà, per porto di armi o strumenti atti ad offendere, un 44enne rumeno, poiché, durante un controllo alla circolazione stradale svolto la scorsa notte, è stato trovato in possesso di un’accetta avente lama lunga 6 cm circa – sottoposta a sequestro – posta sopra il tappetino poggia piedi del vano passeggero dell’autovettura condotta, di proprietà di un suo amico;
i Carabinieri della Stazione di Gioiosa Jonica hanno deferito in stato di libertà, per guida senza patente e guida in stato di ebbrezza, due cittadini indiani di 38 e 23 anni, poiché, sottoposti a controllo dinamico in quella via Lazio, sono stati sorpresi a bordo di due ciclomotori di loro proprietà, rispettivamente, con un tasso alcolemico pari a 2,36 g/l, così come accertato con etilometro in dotazione, e senza aver mai conseguito il certificato idoneità alla guida per ciclomotori (CIGC). I mezzi, entrambi sprovvisti di targa e copertura assicurativa, sono stati sottoposti a sequestro ed affidati in custodia giudiziale a una ditta specializzata;
a Mammola, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà:
un 22enne di Siderno, poiché sorpreso lungo la SS 106, all’altezza di Grotteria Mare, alla guida di un’autovettura della sorella, senza aver mai conseguito la patente di guida. Anche in questo caso, il mezzo è stato sottoposto a sequestro ed affidato in custodia giudiziale;
per falsità in scrittura privata, un 46enne del luogo, poiché fermato in quella località Cerchietto, mentre era alla guida della propria utilitaria, ha esibito il libretto di circolazione con i tagliandi attestanti l’avvenuta revisione che sono risultati contraffatti e pertanto sottoposti a sequestro;
a Stilo, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, per il reato di guida senza patente, uno studente 15enne del posto, poiché anch’egli sorpreso alla guida di un ciclomotore, di proprietà del padre, senza aver mai conseguito il prescritto CIGC, sottoponendo a sequestro il mezzo., anche in questo caso affidato in custodia giudiziale a una ditta specializzata;
ad Antonimina, i militari della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà:
due persone (moglie e marito), di 47 e 44 anni per “abusivismo edilizio”, avendo realizzato una struttura in muratura di circa 20 mq, adiacente alla propria abitazione, senza aver richiesto la prevista autorizzazione a costruire;
due persone, padre e figlio, un 80 e un 47enne, per “detenzione abusiva di munizioni” in quanto nel corso di una perquisizione domiciliare sono state rinvenute, abilmente occultate nei più disparati punti dell’abitazione e delle relative pertinenze, 55 cartucce da caccia di vario calibro in buono stato di conservazione;
a Marina di Gioiosa Jonica, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà, per il reato di detenzione abusiva di munizioni, un operaio 55enne del luogo, poiché, a seguito di controllo in abitazione effettuato in quanto possessore autorizzato di armi, è stata accertata la presenza di 865 cartucce a pallini per fucile da caccia vario calibro, nonché 4 cartucce cal. 9 per fucile, illegalmente detenute, e pertanto sottoposte a sequestro;
a Riace, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà per porto di armi od oggetti atti ad offendere un disoccupato 44enne di Stilo, poiché, durante un controllo alla circolazione stradale, è stato trovato in possesso di un coltello avente lama lunga 8 cm circa, custodito all’interno del cruscotto porta oggetti della propria autovettura. Materiale sequestrato, debitamente repertato ed assunto in carico in attesa di essere versato presso il competente ufficio corpi di reato.
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