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Riceviamo e Pubblichiamo
Lettera del Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese
Carissimi,
il nostro territorio necessita di una struttura ospedaliera adeguata alle nostre esigenze.
Da una delle più rinomate strutture sanitarie della Regione Calabria, il nostro ospedale è diventato ormai il fantasma di se stesso: un’involuzione drastica, veloce e pericolosa lo ha catapultato in una condizione drammatica.
Le condizioni poco dignitose della struttura esprimono il nostro senso dell’abbandono, la rabbia, l’incredulità e soprattutto la consapevolezza che in una situazione simile non esistono ceti sociali o appartenenze politiche, perché il diritto alla salute non predilige questo o quel cittadino, il diritto alla salute appartiene ad ognuno di noi, esattamente come la libertà di esprimersi.
Quindi come più volte ho sottolineato senza mezzi termini alcune scelte politiche sbagliate, che accomunano indistintamente destra e sinistra, sono la principale causa di questa drammatica ed assurda situazione. L’obiettivo principale sembra essere la sua definitiva chiusura ed è in un contesto simile che deve farsi largo il nostro orgoglio di cittadini, il nostro coraggio di opporci ad una condizione che apparentemente sembra non poter cambiare.
Ed è in un contesto di arrendevolezza che oggi noi dobbiamo dimostrare di voler continuare a lanciare il nostro grido di allarme e di dolore, nell’interesse Vostro, Nostro e di tutta la Locride, perché i vostri diritti e quelli dei cittadini non vengano ignorati, calpestati ma rispettati.
Il drammatico ed assurdo percorso di smantellamento dell’Ospedale può ancora essere interrotto, anche se ci rendiamo conto che non è e non sarà semplice. Ma sarà ancora più complesso gestire il personale destinato prepensionamento o ad altra struttura dell’Asp come Reggio o Polistena. Immaginate quante difficoltà saremo costretti ad affrontare quando per qualsiasi prestazione sanitaria saremo costretti a recarci a Reggio Calabria o Catanzaro, quanta sofferenza, quanto disagio e quanto rischio. Deve essere questa consapevolezza a guidarci in una lotta così difficile. Pensare al futuro ci spaventa, è vero, ed è proprio per questo motivo che dobbiamo spronare il guerriero che c’è ancora in noi, nonostante tutto.
Da due anni ormai urliamo il nostro disagio, la nostra sofferenza, la nostra preoccupazione e la nostra rabbia per questa assurda determinazione in un territorio dove siamo privati di tutto e, soprattutto, non abbiamo gli stessi diritti costituzionali garantiti invece per GLI ALTRI CITTADINI ITALIANI.
Vi invito, pertanto, ad avere il coraggio di esprimere il Vostro dissenso a tutto ciò.
A farlo con forza e determinazione partecipando con convinzione al “SANITA’ DAY” che si svolgerà a Locri, sabato 22 ottobre 2016, con ritrovo alle ore 9.30 davanti al Palazzo Municipale della Città di Locri e si concluderà presso l’Auditorium Diocesano.
Non sarà una manifestazione politica, non sarà una manifestazione partitica, non sarà un evento per esprimere dissenso contro qualcuno, ma sarà una grande pacifica e democratica manifestazione popolare per rivendicare il diritto ad avere prestazioni sanitarie adeguate e di qualità sul proprio territorio.
Cari cittadini della Locride non fate mancare il vostro sostegno e la nostra unione a dimostrazione che questo non è un luogo in cui vige la legge del silenzio e del vittimismo, ma il luogo delle battaglie giuste, il luogo in cui ci si ribella all’ingiustizia di un diritto calpestato senza sensibilità o remore.
Cari medici, infermieri e dipendenti dell’Azienda Sanitaria Ospedaliera Vi invito a non rimanere a guardare in silenzio, a non renderVi complici di tale volontà, ma a trovare il coraggio e la forza di dire basta astenendovi per due ore dal lavoro e partecipando indossando il proprio camice da lavoro al SANITA’ DAY di sabato 22 ottobre 2016.
Certo della Vostra sensibilità e della Vostra partecipazione Vi invio cordiali saluti ed un affettuoso e caloroso abbraccio,
Giovanni Calabrese
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