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Venerdì 1 aprile il movimento “leali alla città” si è riunito in presenza di molti cittadini ed esperti per affrontare un tema delicato che interessa la città di Locri: “Lo sviluppo economico e le attività produttive”.
Analizzando e constatando le problematiche presenti in città, visti la poca imprenditorialità e presenza di attività commerciali, si è voluto intervenire prospettando un quadro di miglioramento che potrà avvenire attraverso interventi mirati, normative da attuare e progetti di investimento.
Ad interloquire con la città, era presente il candidato a sindaco Giovanni Calabrese e tutti i suoi candidati, che alternandosi hanno illustrato le loro idee.
A supporto del gruppo è intervenuto il commercialista dottor Ettore Lacopo, che ha delineato un quadro socio- economico della Locri odierna; dallo stesso sono stati forniti indicazioni utili sulle possibili strategie di mercato da attuare in una città commerciale quale potrà essere Locri, che sta vivendo, attualmente, un periodo economico stagnante.
Premettendo che lo sviluppo economico passa da un processo di legalità ( punto centrale dell’intervento del candidato Alfonso Passafaro), si potrà parlare di economia attivando canali diretti ed efficienti con associazioni del settore, enti preposti, banche, con lo spirito adatto a creare imprese in loco, senza focalizzare l’attenzione sul lavoro impiegatizio, di cui vive la città locrese, essendo tra l’altro sede di molti uffici.
Un dato questo non favorevole alla crescita economica del paese, in quanto- come ribadiscono i presenti- l’80% dei redditi prodotti non vengono spesi nella stessa città, visto l’elevato numero di pendolari, e pertanto non redditizi per la nostra zona.
Emerge la forte necessità di mettere in atto un processo imprenditoriale che invogli, special modo i giovani, oggi demoralizzati dalle lungaggini burocratiche. «Serve con estrema priorità- suggerisce il candidato Eliseo Sorbara- definire il Piano strutturale commerciale, affinché si possa ragionare in termini di sviluppo economico ed attività produttive». «Questo il primo strumento che servirà alla città- ribadisce- e allo stesso tempo si regolamenterà anche la disposizione dell’area commerciale, che dovrà interessare non solo il centro storico ma anche le periferie, dove sarà possibile aprire piccole attività commerciali».
Delle opportunità e del coordinamento delle agenzie per il lavoro, capace di mettere in contatto cittadini, imprese ecc, del lavoro in rete con le banche, di sostegno con il microcredito o altre forme a sostegno della piccola – media impresa, ne ha parato il candidato Dario Marando.
Giorgio Albano come Anna Francesco Capogreco hanno discusso del coinvolgimento e l’incentivo ai giovani che vogliono intraprendere la strada dell’imprenditoria. Uno sportello unico per le imprese come anche uno studio analitico della città le altre proposte pervenute dagli interventi di Domenicoantonio Mileto, Carmelo Franco, Letizia Evoli, Giuseppe Fontana, Annalisa Congiusta. Alberto Milicia, dalla sua esperienza, ha voluto porre l’attenzione su un punto cardine: il piano di insediamento produttivo (elaborando procedure più snelle, rivedendo i regolamenti comunali).
A concludere la sesta riunione programmatica è stato il candidato a sindaco, Giovanni Calabrese: «Come può essere motivato un giovane ad aprire un’attività a Locri, se la città stessa vive in uno stato di abbandono? È importante, dunque, prima di parlare di patti strategici per Locri, di interventi finanziari, creare le basi per un sviluppo possibile implementando un efficace piano commerciale che interessi e abbracci tutti i settori produttivi». Fare impresa a Locri si può e si deve.
Il prossimo appuntamento, a cui è invitata tutta la cittadinanza, è fissato per sabato 9 aprile ore 18.30 nella sede di “leali alla città”. Si parlerà di “Tutela ambientale e salvaguardia del territorio”.
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