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di Domenica Bumbaca
Si è svolto al palazzetto dello Sport la settimana scorsa il corso di aggiornamento per istruttori di mini basket. A guidare i lavori è stato il coordinatore tecnico territoriale di minibasket scuola referente per le regioni Calabria e Sicilia, Tonino De Giorgio. Grazie all’ospitalità della società Eutimo basket ‘95 ed in presenza del presidente Enzo Schirripa e dell’istruttrice Lucia Rossi, sono giunti a Locri i tecnici della zona della Locride per seguire l’aggiornamento formativo come richiesto proprio dalla Federazione Italiana Pallacanestro.
Un corso che, oltre ad essere una occasione di miglioramento e perfezionamento, per gli istruttori è obbligatorio e rilascia i crediti formativi senza dei quali gli stessi non potranno espletare attività.
E a Locri Di Giorgio, che sta percorrendo le varie tappe tra i centri siciliani e calabresi, ha dato vita ad un incontro interessante e propedeutico. Oltre alle nozioni teoriche e alla ricerca di nuove metodologie per la didattica si è lavorato sul campo con gli atleti, aquilotti ed esordienti. Ha spiegato a fine corso De Giorgio: «Oggi abbiamo illustrato agli istruttori varie proposte formative e tecniche, puntando su concetti chiave tra i quali la capacità coordinativa, il tiro, il pressing e simulando fasi di gioco.
La giornata formativa ha evidenziato la centralità del ruolo di un “buon” istruttore che, aldilà della preparazione deve saper anche e fondamentalmente, approcciarsi con gli allievi. Il settore del mini basket – continua- è molto delicato perché di fronte hai bambini che si addentrano per la prima volta in una disciplina. Sta tutto nel feeling e nell’empatia che ogni allenatore riesce a creare». Nella Federazione di pallacanestro si punta molto ai giovani perché, come l’esperienza del coordinatore regionale insegna, è proprio grazie a queste categorie se il basket va avanti.
Da Di Giorgio arriva una tiratina d’orecchie a tutte quelle società che, purtroppo, sottovalutano il mini basket, ignorando le attività e sottovalutandone l’importanza della stessa disciplina. Giunge uno sprone a regolarizzare le proprie attività e gli obiettivi, avvalorandosi anche di figure competenti e qualificate che possano mettere la propria professionalità a disposizione dei Centri. Infatti, dice De Giorgio «non avrebbe senso lavorare senza un programma di base ed un progetto che non ponga l’attenzione sui piccoli».
Da questa concezione parte poi la filosofia del cestista che grazie al basket conquista fiducia in se stesso e quella di un gruppo, avvicinandosi ad una vita dettata da regole e legalità. Ne è convinto il coordinatore che, nella sua carriera, ha fatto del basket il suo stile di vita. «La pallacanestro- dice- è gruppo, responsabilità, amicizia, importante sin da piccoli e si fonda su tre elementi: emozione, scoperta e gioco». La sua teoria sulla rivalutazione del settore giovanile si sposta poi sull’importanza delle infrastrutture sportive. «La gestione degli impianti, tra comuni e Provincia è complessa, ma a mio modesto parere – afferma- nella nostra realtà non ha senso costruire palasport, piuttosto punterei sulla realizzazione di tante piccole strutture, rafforzando l’edilizia scolastica con la costruzione di palestre polifunzionali in ogni scuola».
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