Questo post é stato letto 29770 volte!
di Domenica Bumbaca
“Aspettando, ancora, Garibaldi” sarà il prossimo appuntamento del Palazzo della Cultura a Locri, previsto per il 18 febbraio, con inizio alle ore 18.30, ingresso 5 euro con prevendita. Lo spettacolo teatrale si svilupperà in un monologo in un tempo e vedrà protagonista l’attore di Stalettì, Gregorio Calabretta, nonché autore dei testi e regista, per una produzione TeatroStudioMediterraneo.
“Aspettando, ancora, Garibaldi” è un “viaggio in Calabria dall’Unità d’Italia ad oggi” che seduce lo spettatore, giocando con il dialetto e con le immagini per raccontare “ciò che i libri di scuola non dicono sull’Unità”. E lo fa attraverso la storia di tre generazioni di una famiglia calabrese, dall’arrivo dei garibaldini nel 1860 all’eccidio dei braccianti di Torre Melissa che reclamavano le terre, nell’Italia repubblicana del 1949.
Un testo che, spiega l’autore, “fonde in un’unica trama i racconti di tre scrittori, Leonida Repaci (La marcia dei braccianti di Melissa) , Francesco Perri (Emigranti, 1928) e Saverio Strati (Mani vuote) che nel corso del ‘900 hanno affrontato il dramma delle lotte dei contadini del Sud e dell’emigrazione massiccia che ha svuotato campagne e paesi del Mezzogiorno.
«La sconfitta più grande per noi meridionali causata dall’Unità – afferma Calabretta in un dialogo immaginario con Garibaldi – è stata la perdita della nostra identità culturale il senso di appartenenza che rende gli uomini orgogliosi della propria terra. Vi sono due modi per cancellare l’identità di un popolo: il primo è di distruggere la sua memoria storica, il secondo è di sradicarlo dalla propria terra. Noi meridionali li abbiamo subiti entrambi». Chi si avvicina per la prima volta al personaggio Calabretta e vuole conoscerlo più da vicino, può sapere che nell’attività teatrale è un autodidatta, avendo studiato per proprio conto senza frequentare nessuna scuola specifica, se non un corso di dizione a Cosenza tenuto da Franco Monaco.
La sua attività teatrale nasce come autore prima, e, dopo come regista e attore. Nel 1994 crea La Compagnia Teatrale di Gregorio Calabretta e nel 2000 “Il Teatro Studio Mediterraneo, con cui ha prodotto e distribuito i suoi spettacoli che lo hanno visto protagonista in tutta la regione. E’ uno dei promotori nell’apertura di un piccolo teatro a Stalettì, “Il Palcoscenico” e del “Piccolo Teatro d’Arte” a Montepaone. Cura la direzione artistica di dodici stagioni teatrali: cinque a Stalettì, una a Montepaone Lido “Luci sul Palcoscenico”, due a Satriano Marina “Teatro in Famiglia”, tre nel Supercinema di Soverato, “Soverato Teatro del Mediterraneo”, una al Teatro Comunale di Soverato “Incontriamoci a Teatro”.
Tanti i Laboratori allestiti e diretti in diversi comuni, per Enti, Istituti e scuole della Calabria, tra questi anche uno nell’Istituto Penitenziario di Catanzaro-Siano, con l’allestimento dal 2001 ad oggi di sei spettacoli teatrali rappresentati dagli ospiti del carcere. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi, ma quello più gradito è l’affetto di un pubblico che lo segue ininterrottamente dal ’93. Dal 1993 ad oggi ha scritto e messo in scena 27 spettacoli, tra drammi, commedie, monologhi ed adattamenti.
Questo post é stato letto 29770 volte!