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È stata presentata domenica sera la lista “leali alla città” che competerà alle prossime elezioni comunali del 15 e 16 maggio. Nella sala del “Cinema Vittoria” la cittadinanza, accorsa numerosissima, ha avuto modo di conoscere i candidati impegnati in questa tornata elettorale, i progetti del movimento civico ed il programma amministrativo, distribuito a tutti i partecipanti.
Presenti in prima fila molti esponenti politici provinciali e regionali: Luigi Fedele, Giovanni Bilardi, Walter Melcore, Alessandro Nicolò, Mario Tassone, Oreste Romeo, Franco Candia, Carlo Chianese. Ognuno ha voluto porgere un saluto ed un augurio alla lista, auspicando una forte sinergia con la città di Locri e gli Enti provinciali e regionali.
Si parla di coerenza, lealtà, corretta gestione della macchina amministrativa e di legalità. Tra i primi punti che la presentatrice Margherita Catanzariti, elenca dalle linee guida del programma amministrativo, c’è: “Leali dice NO alla ‘ndrangheta… perché abbiamo il diritto di vivere da uomini liberi nella nostra terra”. E ancora: Leali dice NO alla costruzione di una discarica a Locri. Mentre dice SI all’amministrazione trasparente e partecipata; alla riqualificazione del cimitero cittadino ed al decoro urbano; alla lotta all’evasione fiscale e tributaria.
Un movimento che parla di lavoro, professionalità, diritti, ambiente, turismo ( il progetto del nuovo lungomare), gioventù e sociale. 11 uomini e 5 donne, a sostegno del candidato a Sindaco Giovanni Calabrese, intervenuti in sala, durante la presentazione, ciascuno raccontando la motivazione della candidatura ed i programmi che intende portare avanti con il gruppo.
A concludere la serata, iniziata suggestivamente con l’Inno di Mameli, è il candidato a sindaco Giovanni Calabrese.
“Mi preme in particolare ringraziare – esordisce Calabrese- i tanti ragazzi e ragazze che si stanno impegnando instancabilmente all’organizzazione della nostra campagna elettorale con gli evidenti risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Giovani locresi, che sono motore e movimento spontaneo della nostra aggregazione civica e come Noi condividono la passione e l’impegno per la nostra città 365 giorni l’anno e non solo come qualcun altro in occasione della tornata elettorale”. E prima di presentare il progetto politico che oggi lo vede protagonista insieme a tanti amici candidati e soprattutto insieme ai cittadini, rivendica con orgoglio la sua coerenza politica e l’appartenenza ad una destra moderna e moderata che oggi mette a disposizione di un progetto politico civico per la città che vede rappresentate e ben amalgamate anche altre ideologie.
Agli attacchi degli avversari, che parlano di discontinuità, Calabrese vuole ricordare la sua coerenza quando lo scorso anno si è dimesso da vicesindaco e assessore avendo verificato l’insussistenza delle condizioni minime per proseguire un percorso politico in un esecutivo municipale dilaniato da divisioni politiche che hanno caratterizzato la legislatura. “Chi oggi, da candidato sindaco, – dice- parla di rinnovamento della politica ed evidenzia la litigiosità dell’amministrazione uscente ha probabilmente rimosso dalla propria mente l’ultima delle proprie esperienze politiche conclusasi, dieci anni addietro, senza una maggioranza consiliare e con innumerevoli rimpasti di giunta. La litigiosità quindi, non è una novità recente ma un malcostume della politica ed in particolar modo di quella locrese dove famiglie ed ambienti politici che hanno segnato in modo negativo la storia politica della nostra città oggi dopo anni di ulteriore divisione, e lotte intestine per la conquista del potere, si sono riaggregati – come se nulla fosse – con l’esclusivo obiettivo della riconquista delle poltrone, momentaneamente perdute, e per ricominciare a disamministrare la città dopo quaranta anni di evidenti scempi”.
“Noi, però, – continua- non DISCONOSCIAMO le difficoltà politiche dell’ultima legislatura, ma malgrado tali difficoltà, le evidenti differenze ideologiche all’interno della maggioranza e le tante incomprensioni non è mai venuto meno da parte del sottoscritto, e ritengo anche da parte di altri autorevoli giovani rappresentanti politici, l’impegno e la dedizione per la nostra città ottenendo importanti e qualificati risultati”.
Tra questi è importante ricordare: la reperibilità della quota di finanziamento mancante per realizzare Piazza Nassiriya per come programmato dalla precedente amministrazione; è stato definito l’iter e realizzato la facciata del Palazzo di Giustizia che si presentava in modo indecoroso sotto i riflettori delle televisioni nazionali; ottenuta la realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri necessaria, auspicata ed attesa per numerosi anni; grazie all’encomiabile lavoro svolto dall’Assessore Rosario Scarfò si è provveduto a dotare la città di una nuova toponomastica e proprio venti giorni fa il Prefetto ha firmato il decreto di autorizzazione; dopo 15 anni è stato fatto il bando per l’aggiornamento della graduatoria degli alloggi popolari che per legge andrebbe effettuato ogni due anni; è stato aperto il Palazzetto dello Sport; dopo ventisette anni è stato aperto il Palazzo della Cultura e sono stati avviati i lavori del nuovo auditorium opera finanziata dal precedente governo regionale di centro destra su esplicita richiesta di Ugo ed Alfonso Passafaro all’assessore regionale dell’epoca On. Saverio Zavettieri, come la stessa matrice politica hanno i finanziamenti che ci hanno consentito di riqualificare la Scuola Media Maresca e il plesso Santa Monica oggi utilizzato sia per la scuola dell’infanzia e che per la scuola elementare; è stato ripreso e finanziato,on mutuo a carico del bilancio comunale, l’iter per la realizzazione di via delle Cooperative che molte amministrazioni hanno promesso e nessuna ha mantenuto, mentre finalmente tra pochi giorni inizieranno i lavori; sono stati assunti 42 precari che da oltre dieci anni lavoravano al nero nella pubblica amministrazione. Sicuramente tale intervento anche se finanziariamente pesante è stata una azione sociale fondamentale di non poco conto; l’unico neo e rimprovero è che probabilmente avremmo dovuto stabilizzare tutti i precari evitando polemiche e lotte fratricide tra colleghi; sgombero e demolizione campo nomadi; è stata rimodulata la cittadella degli studi con un nuovo protocollo d’intesa con Provincia e Regione e grazie al quale verranno riammodernati e riqualificati tutti gli istituti scolastici cittadini e delle periferie; inoltre sempre grazie a tale rimodulazione verrà realizzato un centro polifunzionale sportivo, un nuovo piano di viabilità collegato alle esigenze scolastiche ed il cosiddetto Teatro all’aperto in c.da Moschetta, opera che insieme al progetto del Porto turistico, geniale intuizione del Presidente del Consiglio Comunale Enzo Carabetta, potrebbe consentire l’ambito traguardo di una città turistica moderna ed attrezzata. Ed infine si è ricreata l’immagine di una città con la realizzazione dei cossi detti “grandi eventi”: le tre edizioni della Notte Magica; i concerti di Fiorella Mannoia, Pino Daniele, Eugenio Bennato, il Coca Cola Tour ed il Live Tour di Radio Studio 54, gli spettacoli di cabaret con Cacioppo e Barbaro, la Festa di San Martino con Enzo Avitabile e i Bottari, la Marcia delle Cornamuse scozzesi, i campus estivi per bambini, gli spettacoli del Fantabosco, le feste di carnevale per i bambini, la festa dello sport e del tempo libero e tantissime altre iniziative che hanno reso di Locri una città viva e non il quartiere dormitorio della vicina Siderno come in epoche recenti e precedenti. “Tutte queste cose – chiosa- sono state fatte in tutti quegli anni in cui lo stesso Macrì sostiene di non aver governato e di aver troppo delegato a quelli che oggi chiama “galletti”, un “gruppo litigioso” di amministratori, che però ha lavorato alacremente nell’interesse della città. Gli stessi giovani rampanti che hanno più volte, ed inutilmente, richiesto al Sindaco Macrì (ma ovviamente lui i primi anni non c’era) di risolvere l’annosa problematica dell’urbanistica e del Piano regolatore comunale, del ponticello del lungomare, della direzione generale ed amministrativa del comune di Locri, e soprattutto, non si è condivisa la scelta dei collaboratori dello staff del sindaco con giovani non locresi, come se a Locri non vi fossero giovani capaci e brillanti per ricoprire tale ruolo. Tutto ciò ha portato alla conclusione di un rapporto politico il cui sigillo definivo è stato apposto con il tentativo di realizzare una discarica comunale che grazie al cielo e all’impegno politico del sottoscritto, di Eliseo Sorbara, di Rosario Scarfò e dei militanti del Movimento Politico Culturale LocrIdeAzione si è riusciti ad impedire con una importante campagna di sensibilizzazione e comunicazione e con una decisa e determinata opposizione consiliare.
Adesso eccoci con Leali alla città che nasce e si presenta ai cittadini per continuare la politica del fare che contraddistingue tutti i suoi componenti. Leali alla Città deve innanzitutto continuare l’opera di riqualificazione della Città, iniziata precedentemente e sospesa nell’ultimo anno: dobbiamo continuare a costruire marciapiedi, ad abbattere ruderi, a curare il verde pubblico, a pulire la città e le contrade in maniera organica ed organizzata, a garantire l’illuminazione costante della stessa ed organizzare al meglio la macchina amministrativa, ad organizzare grandi manifestazioni, anch’esse sospese nell’ultimo anno per le evidenti incapacità dell’esecutivo municipale e soprattutto dobbiamo puntare nel prossimo quinquennio alla realizzazione del Nuovo Lungomare e del Porto Turistico perché lo sviluppo turistico locale non si crea con i convegni ma con le grandi opere infrastrutturali che la nostra città richiede. Leali alla città ha sottoscritto il codice etico in quanto i propri candidati sono persone trasparenti e non sono i prestanome di altri; Leali alla città vi ha oggi presentato –conclude- un programma di cose concrete, un programma di cose realizzabili”.
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