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I rappresentanti del Partito Democratico locrese esprimono soddisfazione per la nomina del nuovo commissario regionale Alfredo D’Attorre a cui danno il benvenuto ed augurano buon lavoro. Nomina che colma il vuoto creatosi a seguito delle dimissioni del sen. Musi, nella guida del partito e nelle garanzie ad essa collegate.
Un ruolo delicato ed di gran peso quello a cui Bersani ha chiamato D’Attorre, da cui ci aspettiamo equilibrio e fermezza ed a cui offriamo tutto il nostro appoggio, in qualità di iscritti ed appassionati alla politica, nello sviluppo del suo piano di rilancio del Partito Democratico calabrese.
In un periodo nel quale l’Italia sta attraversando una grave crisi finanziaria e in cui la Calabria sta vivendo una stagione travagliata sia da un punto di vista economico che politico, riteniamo sempre più necessaria e opportuna la presenza di un partito regionale forte, che faccia da traino per le molteplici realtà presenti sul territorio e sia in grado di cogliere le istanze provenienti dalla società per tramutarle in politiche di governo.
In Calabria il PD sta vivendo una fase di stallo che dura ormai da troppo tempo, una realtà nella quale il partito ha vissuto sulla scorta di singole iniziative portate avanti dai propri rappresentanti politici e istituzionali a vari livelli, ma senza che le stesse fossero governate da una visione d’insieme, una prospettiva capace di dargli una collocazione certa nel futuro.
E’ chiaro che questo ha prodotto in molte realtà territoriali lo scoraggiamento di quei militanti i quali, da una parte avvertono l’esigenza che si venga a delineare una strategia regionale di partito e dall’altra hanno vissuto un certo immobilismo nella programmazione dei congressi.
Riteniamo che le sfide che aspettano il PD siano molto importanti, sia a livello regionale che a livello nazionale, posto che lo stesso – che attualmente rappresenta la maggiore forza politica in Italia – dovrà essere in grado di fornire le adeguate risposte alle gravi crisi che stanno attraversando la penisola, dove il pesante dato riguardante la disoccupazione giovanile – per citarne una – legato alla recessione economica del momento, spinge sempre di più i giovani a cadere nello sconforto dettato dalla mancanza di prospettive chiare per il proprio futuro.
Questo rappresenta un grave pericolo per la società in cui viviamo in quanto fenomeni di questo genere inducono – nella migliore delle ipotesi – le nuove generazioni a diffidare dalle soluzioni proposte dalla politica e porgere, quindi, il fianco all’antipolitica e al qualunquismo.
E’ doveroso, quindi, che di questi problemi si faccia carico il Partito Democratico e ciò può avvenire, in Calabria, con il rapido avvio di una stagione congressuale che possa ridare slancio e nuova linfa a tutti quei militanti delusi dallo stato attuale delle cose, anche attraverso il coinvolgimento nel partito di giovani uomini e donne che – con il loro dinamismo ed il loro punto di vista generazionale – vadano a stimolare nello stesso un leale confronto sulle principali problematiche che riguardano la società calabrese, altresì con l’obbiettivo di porre rimedio a quella carenza di appeal che – a causa delle molteplici vicissitudini interne – le nuove generazioni imputano al Partito Democratico calabrese.
Nel confermare al commissario la stessa stima che gli ha accordato il segretario Bersani con questa nomina, gli proponiamo quindi di incontrare i militanti – anche in singole assemblee d’area – ascoltandone esigenze ed indicazioni e dando, dunque, alla base quella essenziale considerazione che può rendere un partito coerente e solido e non una semplice aggregazione che si muove in base agli interessi del momento.
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