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Il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, non condividendo l’operato della Regione Calabria ed in seguito alle assurde dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal Dirigente regionale all’Ambiente, il quale aveva disposto già disposto (con nota prot. n.385037 del 04.12.2014) in ordine al conferimento dei rifiuti presso l’impianto di Siderno, ha deciso di far fronte alla grave situazione igienico – sanitaria che si sta verificando in Città (ma che riguarda ed interessa tutti i comuni della Locride) emettendo un’ordinanza apposita.
Questo è il pensiero del Sindaco di Locri, in seguito a quanto recentemente disposto: «Con l’ordinanza sindacale sull’emergenza rifiuti, si intende segnalare la grave situazione che si sta creando nella Città di Locri a causa della parziale possibilità per il Comune di Locri nel poter conferire i rifiuti presso l’impianto di smaltimento di Contrada San Leo nel Comune di Siderno, al confine con il Comune di Locri, che proprio per la particolare collocazione procura gli stessi identici disagi e disservizi per entrambe le comunità.
La Regione Calabria da diversi mesi autorizza solo in quota parte il conferimento dei Comuni della Locride in tale impianto. Malgrado le varie proteste dei Sindaci del territorio, il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria insiste nel non voler trovare adeguata soluzione, anzi, utilizza criteri basati su assurdi e spesso anche falsi presupposti per continuare a mortificare la Locride ed in particolar modo la Città di Locri. Proprio la Città di Locri, di cui mi onoro di esser il Primo Cittadino, sta pagando il prezzo più alto di tale criticità.
Infatti, il Dipartimento Ambiente continua a non voler considerare che la Città di Locri ospita l’unico Ospedale del territorio, l’Istituto penitenziario, il Tribunale Civile e Penale, la Procura della Repubblica, il Comando del Gruppo Carabinieri, il Comando del Gruppo Guardia di Finanza, gli Uffici periferici della Provincia di Reggio Calabria, tanti altri importanti uffici periferici dello Stato e quasi tutte le scuole di ogni ordine e grado, riferimento per studenti provenienti da tutto il territorio della Locride.
E’ evidente che il protrarsi di tale situazione procurerà nocumento all’intera collettività e potrebbe portare alla completa paralisi amministrativa in quanto, essendo in evidente STATO DI EMERGENZA, ed al fine di tutelare e garantire la collettività dal punto di vista igienico – sanitario, per come indicato dalla vigente normativa in materia, si sta valutando per i prossimi giorni, davanti al perdurare di tale situazione, la momentanea chiusura degli uffici di predette Istituzioni al fine di limitare il quantitativo di rifiuti da portare nell’impianto di selezione, per come unilateralmente determinato dal Dipartimento Ambiente della Regione Calabria.
Per lo stesso motivo è stata emessa un’ordinanza, per obbligare i titolari di attività commerciali, in particolar modo quelle dedite a somministrazione di alimenti e bevande, a conferire solo ed esclusivamente rifiuti differenziati; ed un invito alla cittadinanza ad aumentare il più possibile la differenziazione dei propri rifiuti riducendo così il quantitativo da dover conferire, evitando, possibilmente, di portare i rifiuti nei cassonetti nella giornata di domenica.
Inoltre, considerato che a causa della mancata manutenzione dell’impianto di San Leo da parte della Regione Calabria, da tale periodo non è più consentito il conferimento dell’organico presso quell’impianto con grave pregiudizio alle percentuali di raccolta differenziata, per tale motivo si sta valutando di trasferire l’organico in altri impianti fuori provincia addebitando le spese alla Regione Calabria. Per quanto riguarda invece l’aspetto debitorio del Comune di Locri, si smentisce ancora una volta quanto asserito dalla Regione Calabria circa l’entità del debito, il quale è oggetto di formale “piano di rientro” con rispetto delle relative scadenze da parte del Comune di Locri, e pertanto non considerabile debito.
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