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Noi del Movimento LocRinasce ci troviamo, nostro malgrado, per la seconda volta dall’inizio dell’anno, ad intervenire in un dibattito che di politico, nel senso autentico del termine, non sembra avere nulla. Abbiamo ascoltato, sbigottiti, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, l’intervento del Consigliere comunale Giovanni Calabrese che ha apostrofato il Sindaco Lombardo definendolo “imbroglione”, affermazione che oltre a costituire diffamazione, denota solo gratuita e ingiustificata acredine.
Se l’imbroglione è, come si legge nei dizionari, «una persona che ricorre al raggiro come espediente abituale», sicuramente questo non è il Sindaco Pepè Lombardo, la cui onestà è riconosciuta da tutti. Siamo convinti che la dialettica politica, per essere considerata tale, soprattutto in un contesto istituzionale qual è il Consiglio comunale, non possa prescindere dal rispetto che deve esserci tra le parti. Inoltre, la gravità della situazione economico-finanziaria del Comune, così come già evidenziato dalla Corte dei Conti, avrebbe richiesto ben altro senso di responsabilità e compostezza di comportamenti.
I due argomenti posti all’O.d.G., per le loro peculiarità di natura progettuale e programmatica, meritavano un confronto pacato e serio sulla valutazione di fattibilità delle proposte, analizzando i problemi e i vincoli correlati ad ognuna di esse. In quest’ottica, Il Sindaco, in rappresentanza di tutti i consiglieri di maggioranza, ha evidenziato le emergenze del Comune e in funzione di queste ha motivato le scelte che l’Amministrazione è costretta ad effettuare per l’impiego oculato dei finanziamenti attesi. Il pubblico e la Stampa presenti hanno avuto modo di constatare, ancora una volta, con quale alto senso di responsabilità e livello di approfondimento vengono affrontati i problemi dall’Amministrazione comunale.
Come movimento politico riteniamo che il sindaco Lombardo, cercando di riportare la discussione nei canoni della civile dialettica, abbia fatto bene a non dare peso alle gratuite affermazioni del consigliere Calabrese. La stragrande maggioranza dei cittadini, costretti loro malgrado ad assistere ad uno spettacolo politico fatto di faziosità e di isterismi, chiede ormai da tempo alla politica di impegnarsi a costruire un futuro più sereno, meno lacerato, meno diviso, dove la “disputa politica” non sia una guerra continua. Siamo convinti che il comportamento della Giunta Lombardo, nel trattare i problemi della comunità, sia stato sempre improntato al doveroso senso di responsabilità che la situazione attuale richiede. La speranza è che si abbassino i toni del confronto politico e si abbia più rispetto delle scelte dell’Amministrazione in quanto Istituzione locale, abbandonando comportamenti che nulla hanno a che vedere con la serenità e la lucidità necessarie ad affrontare uniti e nell’interesse dei cittadini il difficile periodo che stiamo attraversando.
Per il Comitato di coordinamento del Movimento
Francesco Mammì, Pietro Parrotta e Raffaele Ferraro
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