Locri (RC), lettera di un dipendente licenziato dalla Cooperativa Nosside

a sx il lavoratore spadaro licenziato

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a sx il lavoratore spadaro licenziato
a sx il lavoratore spadaro licenziato

di Domenica Bumbaca

Un contratto di 30 ore settimanali che alla cooperativa Nosside che gestisce i servizi di pulizia all’ospedale di Locri, grava molto. Pertanto con una raccomandata datata 29 agosto comunicava al dipendente che non avendo alcuna possibilità di mantenere l’assetto contrattuale di 30 ore settimanali e dopo aver preso visione che il lavoratore non intende modificare la sua pattuizione contrattuale riducendo il suo lavoro a 27 ( le 3 ore mancate sarebbero state impiegate al centro commerciale dove però è cessato ogni servizio di pulizia) e non riuscendo la cooperativa a collocare diversamente le ore, il signor Roberto Spadaro veniva licenziato.

Roberto Spadaro, lavoratore, padre di famiglia, nonché rappresentante sindacale aziendale appartenente alla FISASCAT-CISL, oggi è un uomo senza lavoro. Questa sua ultima decisione di non scendere a “compromessi” gli è costata cara. Lui che, sin dalle prime battaglie per rivendicare la retribuzione mensile che perennemente giunge in ritardo, lasciando i dipendenti senza stipendio anche per 3/4 mesi, si è schierato in prima fila a difendere il suo diritto al lavoro e quello degli altri.

Roberto Spadaro, comunque, non molla, procederà per vie legali, lui non è uno che si arrende facilmente,  mentre gli altri dipendenti minacciano di scioperare perché gli stipendi non arrivano. Spadaro esterna il suo rammarico e si sfoga, scrivendo a quanti lo sostengono e a quanti, invece, lo hanno umiliato: “A te figlia mia alla quale ho dedicato finora la mia vita di sacrifici per renderti la vita più Serena, come il tuo nome, che quando sono tornato a casa quel 31 di agosto e mi hai visto con la lettera di licenziamento in mano e la disperazione in faccia, hai esclamato: «Papà perché proprio a te che sei così buono?

Tu che ti prodighi per gli altri e a casa non trovi tempo per me perché prima viene il lavoro, i tuoi colleghi, perché la ditta non vi paga puntuali: è giusto tutto questo?» A te figlia mia, non so dirti se tutto questo è giusto, ma posso dirti e assicurarti che ora papà ha più tempo per stare con te e lo avrà anche per tornare a lavorare per assicurarti sempre una vita dignitosa come lo è finora. Ai miei cari, mia moglie, la mia mamma, zii, suoceri e parenti tutti che mi siete vicini: grazie, tornerò quello di prima. Ai miei colleghi di lavoro, fra tutti Saverino licenziato anche lui, Mario, Salvatore, Maria, Pina, Stella e Peppe che mi sono vicini: grazie ed un arrivederci a presto, la nostra dignità non sarà calpestata da nessuno.

Un ringraziamento particolare al sindacato al quale appartengo, FISASCAT-CISL, nella persona di Francesco Spanò e Rosario Portulesi: la nostra lotta per i diritti dei lavoratori va avanti senza remore. A te Sergio, datore di lavoro, anche tu hai una famiglia cui badare: non hai ascoltato chi come me ha un mutuo di casa da pagare, figli da crescere, le bollette da pagare, ecc. No tu sei il padrone e si fa come dico io, fregandoti di chi si ritrova nella disperazione.

Non hai avuto comprensione dopo un mese di dialogo per evitare tutto ciò, sei andato avanti senza nessun rimpianto e nessuno dei tuoi colleghi amministratori, Lorenzo e Luca in particolare, ti ha smosso. Ma forse tutto era già deciso perché da questi signori non ho ricevuto nemmeno una telefonata per chiedermi come stavo!!! E a loro io dico di provare una mattina, prima di andare a lavoro, a guardare i loro figli negli occhi per un attimo e dire loro: “ A voi figli miei al quale finora ho dedicato la mia vita di sacrifici per rendervi la vita più serena….” (Roberto Spadaro).

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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